Titolo: Stomach
Regia: Alex Visani
Anno: 2018
Paese: Italia
Giudizio: 2/5
Alex è un ragazzo solitario e
tormentato che vive in un posto di campagna estremamente desolato.
Vittima di un passato oscuro e di un presente fatto di soprusi e
umiliazioni, Alex si trova a essere vessato continuamente dai suoi
colleghi di lavoro. Ma dentro il ragazzo si nasconde un male oscuro,
un dolore profondo e, al tempo stesso, qualcosa di sinistro. Qualcosa
che spinge per uscire, qualcosa che nutre una sete di sangue
sfrenata. Un vortice di orrore e violenza si scatenerà, lasciando
una scia di sangue interminabile.
Il cinema indipendente e autoriale
italiano mi sta molto a cuore cercando nel tempo di non farmi mancare
nulla all'appello anche se con i dovuti ritardi per lo più legati al
tempo e al ritrovamento dei film.
Visani è un altro nome che mi è nuovo
nel vasto panorama degli horror italiani a basso budget.
Sequenze a metà tra un'opera seriosa e
un prodotto amatoriale dove l'elemento che forse prova a salvarsi di
più è la fotografia almeno negli esterni per poi in realtà
ricercare troppo un blu di fondo che non sempre riesce ad essere
suggestivo. Stomach è un body horror che cerca di essere cruento al
punto giusto, alternando una recitazione tremenda con alcune scene
splatter e torture che provano a ridare enfasi e sostanza al film.
Un'idea che non riesce mai a concretizzarsi del tutto diventando una
mescolanza di generi e opere molto famose che Visani frulla tutte
insieme senza un minimo di originalità e coerenza per sorprendere
evidentemente più sul piano degli effetti e degli omicidi nonchè
qualche scena di sesso e stupro che serve come sempre per i giovani
mestieranti a cercare consensi facendo vedere un paio di tette a
gratis.
Ho letto diverse recensioni entusiaste
su questo horror underground che sono contento di aver visto e che
sia stato fatto, ma a differenza di altri colleghi senza soldi, non
dimostra quel passo in più lasciando una visione seppur con un buon
ritmo, segnata da troppe defezioni a partire dalla storia, dallo
svolgimento troppo palese e soprattutto la creatura che Alex "tiene
in grembo" con un make up davvero insulso.