Regia: Brett Simmons
Anno: 2014
Paese: Usa
Anno: 2014
Paese: Usa
Giudizio: 1/5
5 amici si trovano in un bosco per una passeggiata nei luoghi dell’infanzia di 2 di essi,dopo una litigata il gruppo si troverà ad affrontare l’oscurità per tornare a casa,un oscurità che nasconde qualcosa di mai visto .
Davvero ai limiti dell'inguardabile questo indie americano horror sulla scia di innumerevoli film del filone monster-movie. Tutto purtroppo non funziona nelle mani di Simmons, dal soggetto (una creatura in un bosco che uccide i turisti) al mostro vero e proprio, un incrocio brutto di tante cose brutte, anche se forse solo per qualche istante voleva ispirarsi alle creature fichissime di FEAST.
Il cast poi è così dannatamente fastidioso che ti viene voglia di contare i minuti nell'attesa dell'agognato sterminio degli squallidi protagonisti.
Invece in questo film di '80 tocca pure aspettare prima di veder morire, e poi soprattutto, come spesso capita quando non si sà come prendere tempo, ci si chiude tutti in una casa di legno asserragliata nel bosco.
Prodotto da Drew Barrimore (niente da menzionare in merito, forse c'era un parente di mezzo) non ha davvero nulla per cui valga la pensa di essere menzionato, forse solo il dialogo dell'ennesimo gay che scopre le carte dicendo forse l'unica frase apprezzabile in tutto il film.
Ad un certo punto pensavo diventasse qualcosa di ironico visto che aveva sbagliato tutto in termini di suspance ma purtroppo non è stato così.
Davvero ai limiti dell'inguardabile questo indie americano horror sulla scia di innumerevoli film del filone monster-movie. Tutto purtroppo non funziona nelle mani di Simmons, dal soggetto (una creatura in un bosco che uccide i turisti) al mostro vero e proprio, un incrocio brutto di tante cose brutte, anche se forse solo per qualche istante voleva ispirarsi alle creature fichissime di FEAST.
Il cast poi è così dannatamente fastidioso che ti viene voglia di contare i minuti nell'attesa dell'agognato sterminio degli squallidi protagonisti.
Invece in questo film di '80 tocca pure aspettare prima di veder morire, e poi soprattutto, come spesso capita quando non si sà come prendere tempo, ci si chiude tutti in una casa di legno asserragliata nel bosco.
Prodotto da Drew Barrimore (niente da menzionare in merito, forse c'era un parente di mezzo) non ha davvero nulla per cui valga la pensa di essere menzionato, forse solo il dialogo dell'ennesimo gay che scopre le carte dicendo forse l'unica frase apprezzabile in tutto il film.
Ad un certo punto pensavo diventasse qualcosa di ironico visto che aveva sbagliato tutto in termini di suspance ma purtroppo non è stato così.
