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domenica 22 giugno 2014

Che strano chiamarsi Federico

Titolo: Che strano chiamarsi Federico
Regia: Ettore Scola
Anno: 2013
Paese: Italia
Giudizio: 3/5

Il film, basato sui ricordi personali di Scola, si concentra in particolare sui primi anni della carriera di Fellini: il suo arrivo a Roma, gli inizi come vignettista nella redazione del Marc'Aurelio (dove conobbe tra gli altri proprio Scola), fino al suo primo approdo nel cinema come sceneggiatore.

Non deve essere una cosa facile provare a raccontare, in uno stile che ricorda una sorta di album di ricordi e memorie, l'inizio della carriera, l'incontro con la stampa satirica e infine alcuni dei protagonisti indiscussi dei suoi film. Scola scrive insieme alle figlie Paola e Silvia e racconta con dolcezza e poesia con ironia a cavallo di un fiume di ricordi senza mai essere troppo nostalgici ma ricordandoci lo spirito che contraddistingueva il regista riminese.
In questa giostra di ricordi sicuramente trarranno più beneficio coloro che hanno sempre seguito la filmografia e le gesta di questo geniale artista del nostro secolo.
Alcune immagini di repertorio come quella in cui viene scambiato per Rossellini assieme a Mastroianni, non possono che far sorridere così come invece arriva doverosa e indimenticabile la sinfonia delle sue opere come un riscatto nostalgico capace di buttarti nell'immediato nella sua sconfinata creatività. Una colonna sonora in grado di catturarti come in una nebbia e lasciarti completamente assorto dall'immaginazione e dai fantastici momenti che il più grande regista italiano di tutti i tempi ci abbia mai lasciato.