Titolo: Guava Island
Regia: Hiro Murai
Anno: 2019
Paese: Usa
Giudizio: 4/5
Sull'Isola di Guava un musicista locale
è intenzionato a organizzare un festival per tutta la popolazione.
Guava Island è un film che sprigiona
così tanto amore, umanità, colori, freschezza, danze e bellezza che
fa quasi commuovere nella sua breve durata di un'ora scarsa. Una
fiaba metropolitana con sognatori, amori che non finiscono mai,
leggende folkloristiche, boss locali e tanta, tanta musica e
finalmente il concetto di musical che riesce a configurarsi
perfettamente con alcune canzoni di Childish Gambino potenti e
frenetiche che poi altro non è che il nome d'arte dell'attore che
interpreta il protagonista.
Il film è di un regista americano di
origine giapponese in una località tutta africana e con attori del
luogo più alcune star che non hanno bisogno di presentazioni. Una
combo strana di elementi che si rivela frizzante e funzionale, di
fatto regalando un film squisitamente acceso e politicamente
schierato. Un film che parte con una favola folkloristica locale
d'animazione per poi prendere una piega che dalla quotidianità tira
fuori tutta la vitalità e la voce di chi crede strimpellando una
chitarra di poter cambiare le cose e creare un mondo migliore.
Deni è il vero protagonista della
vicenda il quale sceglie e non potrebbe vivere in un altro luogo,
nonostante il regime dittatoriale del boss dell'isola che detiene e
controlla tutto. Deni è parte così attiva e integrante della
comunità, conoscendo tutti, essendo amico di quasi tutti, con una
vitalità contagiosa in una non meglio specificata isola esotica che
sembra esteticamente e tecnologicamente rimasta fuori dal tempo.
Tutto sembra convergere sul protagonista il quale deve barcamenarsi
tra un impiego al porto e una trasmissione radiofonica
propagandistica, nella quale è costretto - sempre col sorriso,
sempre con le buone maniere - a tessere le lodi e osannare il leader
di Guava Island, il boss Red Cargo. Il mediometraggio assume così un
contesto socio-politico più ambizioso e complesso che se è vero
viene affrontato con una certa facilità e forse prevedibilità degli
scenari riesce ad essere sempre calzante nel ritmo e funzionale sia
dal punto di vista narrativo che formale.
«Guava Island è il risultato finale
di quattro incredibili settimane trascorse a Cuba con alcuni dei più
creativi talenti che abbia mai incontrato», ha dichiarato il regista
in una nota, «Designer, artisti, musicisti e attori si sono uniti da
tutto il mondo per creare questo folle sogno»