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domenica 27 ottobre 2019

Fratelli d'Italia



Titolo: Fratelli d'Italia
Regia: Claudio Giovannesi
Anno: 2009
Paese: Italia
Giudizio: 3/5

Uno sguardo alle vite di tre adolescenti di famiglie immigrate in Italia che frequentano un istituto tecnico di Ostia.

Come ti ambienti a Ostia quando sei cresciuto in un paese culturalmente molto diverso da quello d'origine. Tre storie diverse tutte di seconda generazione, dove ormai l'accento romano è sdoganato. La prima se vogliamo è quella che ha più elementi e spunti su cui riflettere. Tra i tanti ambienti ripresi, non solo uno, ma tutta la quotidianità che passa per le istituzioni, la casa, la strada, i ristoranti e le discoteche. Il lavoro è stato reso possibile sicuramente dagli ottimi rapporti che c'erano tra maestranze e i giovani coinvolti nel progetto tutti molto empatici e senza difficoltà a stare davanti alla telecamera, anzi.
La scuola nel rapporto con i compagni e soprattutto nella prima storia con l'insegnante, è quello che ha un valore pedagogico più importante perchè attraverso lo scontro tra docente e alunno capiamo subito un sacco di elementi e il distacco iniziale tra i due porta ad un rapporto di fiducia anche se a volte in maniera troppo banale e telefonata.
Fratelli d'Italia, che pensavo parlasse dei giovani fascisti, ha però degli evidenti limiti se non vogliamo chiamarli problemi. C'è qualcosa in quella quotidianità che emerge dai vissuti dei ragazzi e come si comportano che lascia intendere come il fatto di sentirsi delle star gli abbia sicuramente influenzati nella naturalezza dei gesti mentre dall'altro se il film voleva documentare efficacemente i problemi dell'integrazione e del retaggio culturale dei giovani che vivono, il forte dissidio di trovarsi accentrati fra due culture di fronte al quale reagiscono con la paura o con un atteggiamento ribelle, il risultato è un altro, filmando invece dei ragazzi che dal punto di vista dell'integrazione non hanno problemi, se non con i genitori che chi per la scuola, chi per i valori religiosi si oppongono a questa condotta, trovando nell'ambiente esterno altri collanti sociali.