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mercoledì 3 dicembre 2014

Eau Zoo

Titolo: Eau Zoo
Regia: Emilie Verhamme
Anno: 2014
Paese: Belgio
Festival: TFF 32°
Giudizio: 3/5

Lou e Martin sono due adolescenti che vivono su un’isola. L’isolamento geografico e l’atteggiamento iperprotettivo dei genitori fanno maturare in loro un senso di soffocamento: un’impasse emotiva e sentimentale che mette a rischio il loro legame.

L'opera prima di Verhamme, giovane regista belga, poteva trasformarsi in un importante quadro simbolico dove far emergere tante contraddizioni della società e volgerle verso un futuro distopico meno fantascientifico e più intellettuale.
A partire dalla comunità di isolani governata da regole improntate a un ferreo isolazionismo, che nel corso della storia-non storia divengono via via sempre più rigide, trova molti elementi interessanti soprattutto tra gli scontri generazionali degli adulti (autoconservatori e rigidi burocrati) a confronto con diverse tipologie di giovani (ci sono i reazionari e imprevedibili come Martin, ma purtroppo anche i rigidi osservatori delle regole sociali, come il fratello di Lou) e il bisogno e il desiderio di libertà a dispetto della totale incomunicabilità reciproca che provano i protagonisti.
Purtroppo a causa di un epilogo finale che destruttura tutta la piramide di simboli, riportando alla tragedia shakespiriana, Eau Zoo non mantiene le promesse e perde gran parte della suspance e della credibilità della vicenda.
Sono molti gli elementi presi in prestito o citati all'interno del film così come anche i richiami letterari e soprattutto svariati film (DOGVILLE,THE VILLAGE,IL SIGNORE DELLE MOSCHE,LOST) che sotto diversi punti indagavano già alcuni temi presenti nella vicenda.
Eau Zoo oltre a comunicare troppo allo spettatore e troppo tardi (alcuni buchi di sceneggiatura comunque ci sono) poteva senz'altro, senza arrivare ad essere così macchinoso e per certi versi ambiguo, quell'opera sperimentale e indipendente di incredibile impatto, mentre invece diventa un'opera inconclusa che mostra fantastiche location, ha momenti piuttosto toccanti o accattivanti, complici anche scogliere pittoresche e cinematograficamente molto fotogeniche e alcune buone intuizioni di ripresa, il tutto infine rilegato da un cast credibile e da un perfetto uso del sonoro.