Visualizzazione post con etichetta Dragon Blade. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Dragon Blade. Mostra tutti i post

lunedì 22 giugno 2015

Dragon Blade

Titolo: Dragon Blade
Regia: Daniel Lee
Anno: 2015
Paese: Cina
Giudizio: 3/5

48 a. C. La Via della Seta è luogo di passaggio e di contesa tra popoli differenti per etnia e costumi. Il generale Huo An, un unno adottato e cresciuto da un generale cinese, è il custode della pace e del delicato equilibrio tra le 36 nazioni. Un giorno di fronte al Cancello dell'Oca Selvaggia si presenta Lucius, un generale romano coraggioso quanto rispettoso del codice d'onore militare, che ha il compito di proteggere il piccolo Publius dal sanguinario fratello maggiore Tiberius. Tra Huo e Lucius nasce una sincera amicizia, ma l'esercito di Tiberius è alle porte.

Roma e la Cina. Un incontro che per certi versi in un "blockbuster" cinese mancava ancora dagli schermi.
Facendo attenzione a mettere da parte l'introduzione in totale disarmonia con il dispiegarsi del film, l'ultima "fatica" voluta da Jackie Chan, alla veneranda età di 61 anni, e diretta dal regista di 14 BLADES e THREE KINGDOMS affascina tecnicamente sotto molti punti di vista senza però di fatto diventare quel cult di genere che invece si pensava.
Se da un lato il target destinato ad accontentare tutti sottolinea in parte le numerose ingenuità che lo script commette e alcune scene indubbiamente melense, è ace il caso di aggiungere uno svolgimento approssimativo e i soliti sentimenti buonisti sparsi ovunque (bisogna contare che la star Jackie Chan voleva a tutti i costi alcuni paletti circa temi a lui cari).
Dall'altro lato della bilancia il make-up, i costumi, la location e la moderazione della c.g, oltre il cast in cui svetta Cusack, creano un equilibrio importante e un peplum che di certo potrà rimanere impresso solo per la sua notevole messa in scena e per un budget impressionante.
Un film che seppur non indimenticabile, sancisce una crescita di un certo cinema di genere cinese oltre che di incassi se contiamo che in patria si parla di 120 milioni di dollari.
Il wuxia, tanto amato ma lontano da squisite opere come HERO, riesce comunque a fare in modo a differenza di molti film americani, di saper essere un connubbio valido di temi e messa in scena, un sodalizio importante tra cast e tematiche e combattimenti davvero decorosi.