Titolo: Invisible man
Regia: Leigh Whannell
Anno: 2020
Paese: Usa
Giudizio: 4/5
Cecilia si sveglia nella notte e mette
in atto la sua fuga dal compagno, il ricco Adrian Griffin, con cui ha
una relazione abusiva. L'uomo la insegue persino nella foresta ma la
sorella riesce a portare Cecilia in salvo. La donna, traumatizzata,
continua a temere che Adrian si rifaccia vivo e l'incubo sembra
finire solo quando arriva la notizia della morte di Adrian. La
serenità però dura pochissimo, perché inspiegabili fatti avvengono
in casa di Cecilia e lei si convince di essere ancora perseguitata da
Adrian, divenuto misteriosamente invisibile.
Invisible Man dovrebbe ancora una volta
far intuire la capacità della Blumhouse di riuscire a sistemare
pasticci difficili e puntare su opere spesso complesse e controverse.
Che Blum abbia preso le redini dei già
defunti orrori della Dark Universe è stato solo un bene per tutti e
soprattutto per la Universal.
Ora che cosa fa del film di Leigh
Whannell un dramma contemporaneo a sfondo sci fi che appoggia le sue
radici nell'horror psicologico? Prima di tutto un lavoro meticoloso
per quanto concerne la scrittura, un budget modesto come a dire che
l'atmosfera e lo sviluppo della storia avranno un peso notevole, una
regia che dopo averci regalato Upgrade, mettete pure Whannell a fare
qualsiasi cosa e poi una Elisabeth Moss sempre più brava che forse
qui comincia a studiare la parte di quando dovrà scappare da
Scientology e verrà inseguita dai suoi adepti. Ma il vero colpo di
scena, l'idea alla base, è stata quella di invertire il punto di
vista facendo in modo che sia la vittima a scappare dal suo stalker
invisibile.
Invisible man parte come non me lo
sarei mai aspettato e solo verso la prima parte del primo atto ti
rendi veramente conto di quale sia la lente con cui il film decide di
ingrandire il suo problema.
Ovvero tutto quello che Cecilia
denuncerà e a cui ovviamente nessuno crederà.
Due ore di dramma intensissimo con
colpi di scena mozzafiato (la morte della sorella) il peso di alcuni
personaggi e i loro veri intenti, maschere continue in una galleria
dove ad un certo punto non sai dove girarti o nasconderti. Le
ambizioni e gli obbiettivi del villain sempre in continua crescita in
un viaggio delirante in cui Cecilia vivrà degli incubi di un impatto
mai così sofferto e tragico.
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