domenica 2 giugno 2019

Bushwick


Titolo: Bushwick
Regia: Cary Murnion & Jonathan Milot
Anno: 2017
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Lucy esce dalla metropolitana di Brooklyn e trova il suo quartiere sotto attacco. Decide di attraversare i cinque insidiosi isolati di Bushwick - disseminati di saccheggiatori, milizie locali, forze d'invasione, e un cugino pazzo - per tornare a casa e riunirsi con la nonna.

A volte ti chiedi dove sono finiti.
Nick Damici è un artista (attore, sceneggiatore, scrittore) a cui sono e resto molto legato.
Le sue creazioni e la sua collaborazione con Jim Mickle ha portato a film molto interessanti sul genere horror spaziando dai vampiri agli zombie al tema del cannibalismo con una forza e una necessità che sembrava spenta al giorno d'oggi.
Stake Land, Mulberry Street, Cold in July, hanno contribuito a ridare enfasi al genere e in più lo stesso Damici è un amico dello scrittore Lansdale avendo curato come produttore e sceneggiatore le stagioni di Hap & Leonard-Season 1, Hap & Leonard-Season 2, Hap & Leonard-Season 3, oltre ad aver recitato in horror indipendenti e di ottima fattura come Dark was the night.
Ma ora veniamo al dunque in questa piccola perla che non fa sconti a nessuno, in primis allo spettatore.
Ci troviamo catapultati fin dall'inizio in una scena magnifica nella stazione della metropolitana in un adrenalinico action underground tutto girato tra edifici che sembrano dover crollare da un momento all'altro e un clima di guerriglia urbana che mancava con una tale violenza e mattanza.
Un film con una messa in scena live a tutti gli effetti facendo del ritmo il suo punto di forza (ma non solo, anche la scrittura e il cast) e girando alcune scene come se fossero dei piani sequenza alla Victoria in uno scenario per certi versi quasi post apocalittico o meglio di state of emergency.
Il bello del film e che riesce a creare una squisita suspance, è il fatto di non avere idea di cosa stia realmente succedendo (in questa continua corsa, non c'è il tempo per fermarsi a ragionare), del perchè cittadini ed esercito lottino ad un gioco al massacro, ma ponendolo allo stesso tempo come uno dei film più anticonformisti e politicamente ribelli degli ultimi anni, senza avere il benchè minimo stampo reazionario.
Con un finale bomba estremamente disperato, Bushwick è un film grezzo e crudo che colpisce allo stomaco e che non concede nulla allo spettatore ponendo Baustista come l'unico ex wrestler in grado di risultare convincente sul grande schermo.
Una parola ancora per gli autori che fanno parte dei duetti più interessanti nel supermercato cinematografico americano avendo firmato quell'indie sconosciuto ma estremamente divertente per l'horror sugli infetti che risponde al nome di Cooties



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