Titolo: Der Todesking
Regia: Jorg Buttgereit
Anno: 1990
Paese: Germania
Giudizio: 4/5
Sette splendidi episodi che come filo
conduttore hanno la morte:
1)La rappresentazione della vita di un
uomo che conduce la sua esistenza nella totale banalità
(lavoro,casa,faccende casalinghe...) ma si rende conto di trovarsi in
una bolla di vetro, intrappolato, proprio come il suo pesce rosso,
così renderà tremendamente e fatalmente simile il suo tipo di vita
con quello del suo animale domestico
2)La visione di un film nazista (con
tanto di shockante amputazione di pene ebreo!) distorce la mente di
un giovane ragazzo, così quando torna la sua donna lui la uccide a
sangue freddo incorniciando di materia cerebrale il muro
3)Sotto una pioggia scrosciante un uomo
depresso, si sfoga di fronte ad una donna. Ella ,per commiserazione,
decide di sparagli ma siccome non aveva caricato il colpo in canna fa
cilecca. Lui prende la pistola e fa partire il colpo
4)Varie inquadrature e carrellate ci
mostrano la struttura di un ponte, dove in ogni sequenza compaiono i
nomi delle persone tuffatesi nel baratro
5)Una donna e la sua solitudine: dalla
finestra riesce a vedere una felice giovane coppia che si scambia
sorrisi e carezze,nella donna cresce una forte forma d'invidia e
cosi' decide di tramortirli placando la visione di felicità che la
tormentava nelle sue insulse giornate
6)Un ragazzo escogita una attrezzatura
da ripresa per registrare in pellicola un concerto rock, quando entra
nel locale(guardando sotto l'ottica soggettiva del protagonista)
inizia a sparare all'impazzata sulla band e sul pubblico,poi ,
terminata la soggettiva, scopriamo che era il ragazzo del secondo
episodio, quello influenzato dal film nazi;
7)Un forte mal di testa che stringe la
sua terribile morsa sulle tempie indifese di un ragazzo. Il dolore
ondeggia spinoso dentro la sua calotta cranica,lui deve placare tale
martirio dando violente testate sul muro...forte...sempre più
forte....
Esiste l'avanguardia nell'horror o
meglio nella sub cultura del gore? Buttgereit a differenza di altri
autori che in quegli anni sperimentavano questa forma di cinema, si è
ritagliato una politica completamente diversa, dove l'horror
rappresenta la punta più in alto dove al suo interno c'è così
tanto materiale che il regista tedesco omaggia e mostra con
incredibile destrezza, una visione nichilista dove la morte è
liberazione da una vita insulsa e banale che non ha scopi e
obbiettivi.
I personaggi dei suoi film riflettono
molto questa condizione senza provare nemmeno a fare quel salto se
non come nel capitolo 4 mostrandoci proprio il suicidio come scelta
razionale e liberazione totale. Il fil rouge di tutto il film a
episodi è proprio il corpo femminile che si sacrifica e si
decompone. Un Cristo femminile inerte che si decompone agganciandosi
così a tutto il sotto genere del body horror che negli anni 2000 ha
avuto di nuovo un discreto successo con film ambiziosi e complessi e
anch'essi d'avanguardia come Thanatomorphose
Nel suo essere brutale e a tratti
eccessivo, Der Todesking alla fine si scopre agli occhi di una
bambina (inquadratura conclusiva del film) strappando un candido
sorriso, perchè nell'ottica fanciullesca tutto può sembrare magico
e divertente come uno scheletro decomposto.
Nessun commento:
Posta un commento