Titolo: Io, Dio e Bin Laden
Regia: Larry Charles
Anno: 2016
Paese: Usa
Giudizio: 1/5
Gary Faulkner è disoccupato, ha alle
spalle qualche condanna per reati minori e davanti a sé forse
qualche birra di troppo, quando riceve la "chiamata" divina
per una missione a cui non può sottrarsi: partire per il Pakistan e
catturare Osama Bin Laden. Armato di una spada da samurai comprata
tramite una televendita e della convinzione, risalente all'infanzia,
di dover fare qualcosa di grande, Faulkner, malato di reni ma
psichiatricamente dichiarato sano, lascia la donna che lo ama e lo
sopporta per inseguire il suo destino. Ci proverà ben undici volte,
ma il film se ne fa bastare tre o quattro, che rendono perfettamente
l'idea.
Terribile. L'idea di sviluppare una
farsa, un film ironico che prendesse in giro una vicenda che ha fatto
il giro del mondo fino a prova contraria sulla carta poteva essere
una buona idea.
La satira come la sci fi sono materia
difficile da destreggiare se non si è capaci.
Larry Charles sicuramente ha esperienza
con la demenzialità e tutto il suo universo. Ha lanciato e ha fatto
fortuna con diversi film con protagonista Sacha Baron Cohen,
pellicole che sinceramente ho sempre trovato abbastanza ingenue e
subdole nel cercare di inventarsi una nuova comicità spingendo su
alcuni personaggi politici e una satira ignorante e mai incalzante.
Ma questa sua ultima opera fa acqua da
tutte le parti, non si può reggere come Nicolas Cage che seppur in
ottima forma con un nuovo e travolgente look di capelli, rimane
dall'inizio alla fine senza freni e limiti come se fosse tornato
giovane e tamarro per le strade di CUORE SELVAGGIO senza un autore
dietro che gli dica cosa fare.
Ed è proprio la strada che qui sembra
portare ovunque tranne che nel nascondiglio di Bin Laden.
Tutto è scombussolato, senza un filo
che unisca niente, Russel Brand a fare Dio proprio non si può vedere
per quanto è fastidioso e per finire delle scene poi ai limiti del
ridicolo e del cattivo gusto come quando Gary cammina per le strade
del Pakistan imbracciando una katana e con crisi allucinatorie che
gli fanno vedere Bin Laden ovunque. Il finale baci perugina poi è da
denuncia.
Mi chiedo se avessero messo Trey Parker
o Kevin Smith cosa sarebbe successo.
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