Titolo: Ragazza nella nebbia
Regia: Donato Carrisi
Anno: 2017
Paese: Italia
Giudizio: 3/5
La sedicenne Anna Lou - brava ragazza
dai lunghi capelli rossi appartenente ad una confraternita religiosa
molto conservatrice - scompare dal paesino montano di Avechot. A
interessarsi del caso è l'ispettore Vogel, che ha una reputazione
professionale da salvare e una propensione a fare leva sui mass
media. E dato che ad Avechot si sono appena trasferiti un professore
di liceo con moglie e figlia, chi meglio di un estraneo alla comunità
può candidarsi come principale sospettato?
Mancava nel cinema italiano dopo ottimi
tentativi di attraversare il cinema di genere un incursione massiccia
nel thriller o nel poliziesco.
Carrisi ci riesce riuscendo a mettere
insieme tanti elementi diversi a partire dalla geografia del film e
dalla produzione internazionale che ha permesso il progetto.
In secondo luogo il cast complesso e
ramificato dove rispunta uno degli attori italiani più bravi e
inutilizzati ovvero Alessio Boni che non sfigura affianco a Toni
Servillo e un Reno che ritorna su un personaggio già visto e
rivisto.
Un thriller con la T maiuscola che
mette in evidenza una regia solida e accurata nel cercare di
centellinare gli elementi per creare un buon giallo che faccia
riflettere lo spettatore senza spiattellargli tutto subito.
Al di là del potente climax finale, il
film è sempre teso e mi ha ricordato vagamente il capolavoro dei
capolavori ovvero M.
Qui le caratterizzazioni dei personaggi
sono importantissime e studiate ad effetto per cercare di dare più
pathos e atmosfera possibili come evidenzia il personaggio reso
memorabile da Boni che ne fa emergere ogni dubbio e ogni minima
fragilità.
Un film emotivo al massimo dove i
sentimenti e le emozioni vorrebbero essere messi da parte come
precisa il detective che sfrutta i media per il suo tornaconto
personale.
Donato Carrisi esordisce alla regia con
l'adattamento di uno dei suoi romanzi di maggiore successo mettendo
anima e corpo nel progetto come a sua volta aveva fatto Dito Montiel
con il suo esordio.
Il delitto perfetto questa volta è
stato raccontato, narrato, sceneggiato e interpretato molto bene.
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