Titolo: Contagio
Regia: Matteo Botrugno, Daniele
Coluccini
Anno: 2017
Paese: Italia
Giudizio: 3/5
In un condominio di borgata incontriamo
diversi personaggi tra cui emergono Marcello, un ex culturista
cocainomane sposato con Chiara ma da tempo in rapporto intimo con lo
scrittore Walter, e Mauro che spaccia droga ma vuole cambiare
ambiente facendo strada nel mondo degli affari mentre il rapporto con
la moglie Simona si va deteriorando.
Contagio è un film indipendente
purtroppo passato in sordina nei nostri cinema.
Il film tutto romano è un'opera corale
che racconta diverse storie che hanno tutti come punto in comune un
caseggiato periferico popolare del Quarticciolo dove si intrecciano
storie commoventi e drammatiche tutte descritte attraverso la tecnica
del flusso di coscienza dallo scrittore Walter Siti.
Il risultato è prima di tutto onesto.
Ho apprezzato molto la recitazione che prova a dare un quadro
sensibile fragile e realistico della vita nella borgata con tutti i
meccanismi e le sotto storie cercando di assomigliare per certi versi
ad un dramma pasoliniano e in altri momenti una coralità più
ozpetekiana.
Alla fine il risultato della coppia di
registi non cerca di darsi obbiettivi troppo impegnativi o cercare il
botto rischiando di esagerare, ma anzi rimane sempre in sordina
ampliando un discorso sulla corruzione ma rimanendo entro certi
limiti che sono gli stessi che salvano il film rendendolo semplice e
per questo funzionale.
Dopo l'esordio con Et
in terra pax già molto
forte nei connotati e nel tipo di cinema, ritmo e linguaggio, il duo
si stacca dalla rabbia xenofoba dei protagonisti dell'esordio per
abbracciare altre tematica tutte scottanti e tutte tremendamente
attuali.
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