Titolo: Guardians
Regia: Sarik Andreasyan
Anno: 2017
Paese: Russia
Giudizio: 3/5
Durante la guerra fredda,
un'organizzazione chiamata "Patriot" ha creato una
super-squadra di eroi che includevano membri di diverse repubbliche
sovietiche. Per anni questi eroi hanno dovuto nascondere le loro
identità, ma con l'avvento di tempi difficili ora devono uscire allo
scoperto. Questi eroi sono un uomo che può manipolare la pietra, un
uomo capace di mutarsi in orso, una donna che ha la capacità di
manipolare e trasformare l'acqua e un teleporta massicciamente
armato.
Un vero compendio del trash. Così si
potrebbe riassumere il kolossal russo copia e incolla di tante
nefandezze cinematografiche americane. Il film povero sui supereroi
che arriva dalla grande madre Russia. Che roba strana questo
Guardians. Prima di tutto perchè nel suo essere così action,
tamarro, banale, fatto male, con una post-produzione in fretta e
furia con le briciole che rimanevano del budget.
Comunque alla fine di tutto il film
preso per quello che è non è male. Ci troviamo di fronte ad un
prodotto di evasione con l'unico scopo di intrattenere e cercare di
resuscitare qualche fantasma bolscevico oltre che presentare uno dei
nemici più tecnologicamente inadeguati della storia del cinema
moderno. Sembra un mix tra quel capolavoro orientale di tanti anni fa
KYASHAN e un qualsiasi film di super eroi americano prodotto dalla
Asylum e da qualche altra strana e sconosciuta casa di produzione di
serie b o molto peggio.
Al di là di ammettere una certa
difficoltà a far andar giù il russo nelle scene ironiche,
Andreasyan non risparmia un certo tono politico nella pellicola e di
certo non si fa mancare tante scene di combattimento provando ad
azzardare rallenty e piani sequenza con risultati spesso altalenanti.
Sembra il Mortal Kombat russo per come
soprattutto la tenebrosità e la caratterizzazione di alcuni
protagonisti sembra rispecchiare anche dal punto di vista dei costumi
una certa tendenza a creare personaggi dal taglio oscuro e in fuga
dal passato.
Di certo questi Patriot non conoscono
la fragilità, sembrano una nuova milizia russa post-contemporanea
che sbaraglia il vecchio Kgb per far fronte ad un nuovo ordine
globale.
Vediamo i cosacchi cos'altro tirano
fuori.
Rimane il fatto che nonostante tanti
dialoghi, alcuni davvero inutili, il film mi ha divertito.
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