Titolo: Safe Neighborhood
Regia: Chris Peckover
Anno: 2016
Paese: Usa
Festival: TFF 34°
Sezione: After Hours
Giudizio: 3/5
Deandra e Robert Lerner vivono in un
quartiere residenziale con il figlio tredicenne Luke. Durante le
festività natalizie decidono di passare una serata fuori con gli
amici e affidano il ragazzo ad Ashley, la giovane babysitter che da
anni lo segue e che è in procinto di lasciare la città. Luke,
deciso a cogliere la palla al balzo, è pronto come non mai a
dichiarare il suo amore, che tiene nascosto ormai da tempo, alla
bella Ashley. La nottata, però, prenderà una piega imprevista
quando qualcuno, armato e risoluto, farà di tutto per irrompere
nella casa dei Lerner.
L'opera seconda assolutamente indie
dello sconosciuto Peckover seppur non così originale, oltre ad
essere un gioiellino d'intrattenimento ha il pregio di giocare e
mischiare molti elementi del classico horror natalizio e ammiccando
al teen movie anche se ne prende presto le distanze.
Contamina proprio bene l'atmosfera
grazie ad una divertentissima sceneggiatura che abbraccia la
commedia, lo slasher movie, le atmosfere anni '90, alcuni aspetti
dichiaratamente grotteschi e infine il lato perfido dei bambini che
ormai, sembra dire il regista, stanno diventando sempre più stronzi
e pericolosi.
Il film ha dei buoni colpi di scena,
una struttura che devia completamente direzione depistando il
pubblico e portandolo a guardare l'altra faccia della medaglia di
MAMMA HO PERSO L'AEREO.
Il film è spassoso e confeziona
diverse scene interessanti che non gridano mai allo splatter
dichiarato o al gore ma mostrano comunque una attenta dose di
tensione, atmosfera e violenza psoicologica importante e notevole.
Sul finale mi trovo d'accordo con chi è rimasto colpito dalla morale
discutibile del regista soprattutto contando la nota d'intenti e lo
humor nero e la componente sadicamente ironica a volte davvero
pesante che di fatto sembra preso un po troppo alla leggera a dare
sostanza e contributo ad un messaggio che spero non venga frainteso.
Alla fine sotto un'altra analisi sembra
una guerra tra sessi dove un bambino appena adolescente e vergine
vuole farsi la baby-sitter anch'essa vergine. Ci riuscirà?
Nessun commento:
Posta un commento