Titolo: Some kind of hate
Regia: Adam Egypt Mortimer
Anno: 2015
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Quando un adolescente tormentato viene
messo alle strette da una grave forma di bullismo, evoca
accidentalmente lo spirito di Moira Karp, un adolescente che è stata
spinta al suicidio. Moira è diventata una forza inarrestabile in
missione per vendicarsi. Ma quando si spinge troppo in là, il
ragazzo dovrà impedirle di andare fuori controllo in questo
appassionato e violento thriller soprannaturale.
Ormai anche gli spiriti vendicativi se
non dotati di grosse risorse e storie originali e intense risultano
scontate e noiose. Trovarne uno in una sorta di comunità per ragazzi
disturbati in mezzo al deserto in una piccola cantina con una collana
di lamette non è proprio il massimo e sembra una forzatura e un
pretesto bello e buono.
Questa bambola voodoo umana con
tendenze al masochismo deve vendicarsi di tutti gli educatori del
centro che le hanno fatto passare di tutto prima di ucciderla. La
vendetta deve arrivare a loro ma passando per le preghiere del
protagonista vittima di bullismo prima a scuola e poi in comunità.
Il fantasma allora incarna la rabbia
del protagonista oltre che la sua vengeance, in più il suo potere
sembra quello di subire danni quando li subisce chi l’ha evocata...
Il problema a parte la scontatezza e
l'inutilità di alcune scelte è proprio la coerenza interna della
storia e degli intenti poco lineari di alcuni personaggi rispetto al
timidone di turno con famiglia disfunzionale.
Resta un villain in parte carismatico
anche se per certi versi incomprensibile in cui il suo personaggio è
sfruttato adeguatamente in quanto elemento cardine che non uccide e
non è solo spinta dalla crudeltà ma da conseguenze dettate dal
bullismo timoniere del film che cerca di dare spiegazioni e
sottolineare un problema che porta a cambiare ideali e valori per i
giovani sempre più inclini a comportamenti autolesivi.
La scena dell'amichetta del
protagonista che si taglia assieme a Moira per scoprire chi delle due
soffre di più risultando emblematica per idiozia, per il messaggio e
per come viene messa in scena.
Nessun commento:
Posta un commento