mercoledì 3 febbraio 2016

Nightmare

Titolo: Nightmare(2015)
Regia: Rodney Ascher
Anno: 2015
Paese: Usa
Festival: TFF 31°
Giudizio: 2/5

Il film comincia con lo studio dell'etimologia della parola "Nightmare" ( Incubo) e da qui si parla di un disturbo molto presente nella popolazione e ampiamente sottostimato: la cosiddetta " paralisi nel sonno" ( paralisi ipnagogica) una condizione patologica in cui si è perfettamente lucidi e consapevoli dei fenomeni che accadono intorno ma si è completamente impossibilitati a qualsiasi tipo di movimento.

La paralisi nel sonno, detta anche paralisi ipnagogica, è un disturbo del sonno in cui, nel momento prima di addormentarsi o, più spesso, al risveglio, ci si trova impossibilitati a muoversi.
Questo disturbo dura molto poco, al massimo due minuti dal risveglio o pochi secondi prima di addormentarsi, talvolta di più, ma mai per un tempo oggettivamente lungo.
Sicuramente gli intenti alla base, sono forse l'elemento più interessante su questa analisi dei disturbi del sonno e delle paure inconsce che si tramutano in allucinazioni e quella che viene definita la paralisi da sonno.
Detta così può non sembrare così terribile, ma dalle testimonianze dei suoi otto protagonisti, il risultato è alquanto spiazzante quanto a volte inconsapevolmente banale e ironico.
The Nightmare è uno di quei rari casi di documentario horror, genere alquanto bizzarro per certi aspetti, ma che in questa occasione trova uno spunto valido per fare luce su alcuni viaggi della coscienza inquietanti quanto tenuti nascosti dai suoi stessi protagonisti, forse per paura di non saper dare realmente un nome al sintomo o all'incubo, ma invece pensando più a un ipocondria diffusa.
Rimangono molti dubbi, alcuni incubi e le loro realizzazioni sono in una pessima c.g e il ritmo come la narrazione in più di un'occasione sono macchinose e non così interessanti, con cali di ritmo e di atmosfera davvero evitabili.
In più alcuni di loro sembrano ormai averci fatto l'abitudine, come la convivenza con un malessere che non può essere debellato, nemmeno con la medicina o con i farmaci, vissuto quasi uno stress quotidiano.
Tutto il film scorre su racconti solo a tratti interessanti. Alcuni volti così pallidi e trovati dio solo sa dove, fanno venire il dubbio in particolare sulla scelta dei candidati e sulla veridicità di quello che narrano.


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