Titolo: A testa alta
Regia: Emmanuelle Bercot
Anno: 2015
Paese: Francia
Giudizio: 4/5
Malony è stato abbandonato da sua
madre alla età di 6 anni e da allora fa dentro e fuori da istituti e
la giudice dei minori Florence viene costantemente chiamata a
decidere del suo futuro. Il ragazzo viene affidato al tutoring di
Yann, un educatore che comprende le sue difficoltà avendo avuto
un'infanzia difficile. Il ragazzo ha una bassissima autostima e
neppure le attenzioni che gli rivolge Tess, figlia di una insegnante
di un istituto, sembrano inizialmente rassicurarlo.
Alcuni film non è facile affrontarli
in modo oggettivo, soprattutto quando richiamano alcuni aspetti in
comune con la propria professione.
Famiglie problematiche, educatori,
magistrati minorili, assistenti sociali, giudici, psicologi,
riformatori, strutture correttive e
infine la comunità.
Tutto sembra non avere mai fine in
questa galleria di imposizioni che vede nella rete e nell'attuale
panorama del sistema educativo, un quadro più che mai abbondante di
canali ed esplicativo sotto diversi aspetti trattati mai con
leggerezza.
Bercot dirige tutto senza sembrare in
difficoltà, ma rivelando quel bisogno di creare un monitoraggio più
ampio della struttura che sta dietro alcuni importanti scelte e
ruoli.
Riesce a non essere mai buonista e non
è mai troppo severa con se stessa, anche se giovane e soprattutto
senza sapere da cosa nasca il bisogno di trattare in questo modo
questo soggetto.
Alcune figure di questa rete allargata
non sembrano farci proprio una bella figura, con una critica
soprattutto verso gli educatori e i riformatori spietata e pungente,
ma anche allo stesso tempo, rivela un quadro veritiero e appagante
per certi versi di come vengono approfondite le scelte e meno i
ruoli, a volte purtroppo solo accennati e non caratterizzati a
dovere.
La sensibilità e l'equilibrio emotivo,
sembrano essere gli strumenti principali con cui si và alla scoperta
di Malony e della sua storia.
Dai Die Antwoord a Schubert proprio per
sottolineare alcuni passaggi e contrasti potenti che la musica rivela
nel film, proprio come nel titolo, portano anche i diversi aspetti
della personalità di Malony, i più duri e istintivi e le scene
topiche del film sono in grado di riassumere e approfondire
l'adolescenza, rendendola quell'insieme di complessità che spesso e
volentieri si fa fatica a comprendere.
Ed è grazie al lavoro di persone che
svolgono con passione e fedeltà il proprio mestiere che esiste
ancora oggi una ferma speranza per l’avvenire, la volontà di
riuscire a cambiare lo stato dei fatti e a sanare l’insanabile,
sembra ribadire continuamente l'autrice.
Dove infatti il sistema e le
istituzioni tutelano appieno i diritti dei minori, favorendo
l’educazione piuttosto che la repressione e avvalendosi di ottimi
rappresentanti che si adoperano con grande umanità e spirito di
sacrificio, A testa alta analizza anche un welfare importante come
quello francese con tutte le sue contaminazioni e il suo
policentrismo culturale.
Albert Einstein diceva: “Non esistono
grandi scoperte né reale progresso finché sulla terra esiste un
bambino infelice.”
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