Titolo: Cloro
Regia: Lamberto Sanfelice
Anno: 2015
Paese: Italia
Giudizio: 3/5
Jennifer ha diciassette anni, un
fratellino e un padre caduto in depressione dopo la morte della
moglie. Virtuosa del 'cloro', si allena nelle piscine di Ostia per
partecipare alle prossime gare nazionali di nuoto sincronizzato. Ma
la sua vita sopra la superficie dell'acqua è complicata. Il padre ha
perso il lavoro e hanno dovuto lasciare il mare per la montagna
abruzzese, dove lo zio Tondino gli ha messo a disposizione una baita
vicino a un vecchio hotel dismesso. Precipitata in una realtà
ostile, a causa del clima e della distanza dai centri abitati,
Jennifer prova comunque a fare funzionare le cose, accompagnando il
fratellino a scuola, accudendo il padre, tenendo vivo il sogno e
allenati i muscoli. Occupata come cameriera presso un albergo, scopre
molto presto la presenza di una piscina, dove ogni notte continua gli
allenamenti. Il tentato suicidio del padre, la fragilità infantile
del fratello e l'incontro con Ivan, il guardiano venuto dall'est che
la osserva allenarsi di nascosto, cambieranno il suo sguardo e le sue
priorità.
Cloro è un indie che si distacca
enormemente dalle solite produzioni italiane.
Presentato al Sundance e a Berlino,
tratta un argomento ormai abbastanza abusato come il viaggio di
formazione ma avendo la lucidià e l'acume di trasformarlo in un
dramma in cui la consapevolezza della protagonista diventa il fulcro
su cui sviluppare la vicenda.
Con una messa in scena sempre
equilibrata e un cast notevole, l'esordio di Sanfelice mostra un
altra faccia del nostro paese, partendo da una passione che è il
nuoto sincronizzato, tratta la rinuncia ai propri sogni, la piscina e
le vasche come riscatto da un dolore quotidiano difficile da
sopportare.
Un rito di passaggio dunque, e una
presa di coscienza matura e adulta che non concedono spazio al
divertimento in un rapporto e una nucleo familiare assente e con un
fratellino che si trova ad avere una sorella/madre con cui scontrarsi
nel quotidiano.
Cloro è un film composto perlopiù da
opposti e dualismi nei luoghi, nelle scelte e nelle intenzioni,
avendo il fascino, l'atmosfera e la consapevolezza di un film
d'autore.
Un film sul dolore ma anche sulla
speranza e la decisione che sprona e muove le azioni di Jennifer, un
quadro di immagini in cui l'autore rivela e procede con cautela,
suggerendo e rivelando mano a mano che la narrazione procede senza
esagerare con i dialoghi e le spiegazioni ma descrivendo più che
raccontare e costruendo un significativo spaccato di realtà.
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