Titolo: Final Girls
Regia: Todd Strauss-Schulson
Anno: 2015
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
The Final Girls racconta di un gruppo
di amici che finisce letteralmente dentro un classico slasher, di cui
fu protagonista proprio la mamma di una di loro, poi morta
prematuramente. E mentre la ragazza avrà modo di conoscere la madre,
la loro lotta per la sopravvivenza al maniaco di turno non avrà
tregua.
Final Girls non è così originale come
molti credono.
Esempi di meta-cinema anche se qui in
chiave splatter, con tanti rimandi e citazioni e un'atmosfera da
horror anni '80 sono molti per gli afecionados. L'esordio di Schulson
mischia e contamina tanto cinema per finire col diventare uno di quei
film certo interessanti, ma che allo stesso tempo rispetta troppo le
regole del genere, senza avere mai una vera e propria identità, ma
dando invece quella sensazione che ci si trovi di fronte a qualcosa
di originale.
Da non confondere con un altro dramma
teen-horror come FINAL GIRL, uscito anche questo nel 2015 anche se
gioca su altri stili ma portando a casa sempre e solo una
sufficienza, il film di Schulson comunque è sicuramente molto più
intrigante, con un ritmo costante, che per un film di genere come
questo fa la differenza.
Sembra a metà tra il secondo capitolo
di VENERDI'13, LAST ACTION HERO e THE EDITOR.
Prima che il gioco meta-cinematografico
si banalizzi, il film tira fuori i suoi momenti più ironici, volgari
e piacevoli. Prendendo in giro le vergini, i serial killer e
insistendo sui nerd.
A lungo andare però il gioco che
vorrebbe prendersi più sul serio sa bene di non riuscirci e allora
nel terzo atto emergono tutti gli immancabili stereotipi con cui un
horror viene concepito e messo in scena.
La maggior parte delle volte ciò che
conta è la storia.
Se si analizza Final Girls per la
storia e non per gli effetti, il montaggio, la struttura e altri
elementi, si intuisce davvero la banalità del male.
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