Titolo: Parasite-Mutanti
Regia: Charles Band
Anno: 1982
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
In uno scenario post-atomico, il dottor Paul Dean arriva
in uno sperduto villaggio nel deserto. Teso e preoccupato, ha con sé
apparecchiature scientifiche e un tubo metallico che gli viene rubato e aperto
da una banda di giovinastri. Peggio per loro, perché il tubo contiene un
temibile parassita creato dal dottor Dean che se l’è portato via una volta
conosciuti gli scopi del committente. Aiutato da una ragazza del luogo,
Patricia, Dean, rimasto anch’egli contaminato dal parassita, cerca di trovare
un antidoto prima d’essere rintracciato da un losco figuro che lavora per il
“potere”.
Anche se con evidenti limiti di budget, uno dei pionieri
della sci-fi e della fantascienza low-budget gira questa sua opera sui mutanti,
riuscendo però solo in parte a garantire un prodotto di qualità.
Con 800 mila dollari e tanta fantasia Band mette in scena
questo Quickies dal ritmo altalenante (una prima parte molto lenta e
stereotipata) che però con l’entrata in scena della creatura regala alcune
scene davvero d’effetto che riportano il parassita ai traguardi estetici di
alcuni famosi registi.
Una delle cose che più mi ha divertito e il raggio laser
con cui questo misterioso losco figuro che lavora per il “potere” spara ai
nemici staccando arti interi in alcune scene, mentre in altre sembra una sorta
di spada-laser giocattolo assolutamente innocua.
Anche se la storia diventa scontata e noiosa col passare
del tempo, il ritmo e gli attori cercano di mettercela tutta e se è vero che le
location sembrano più pre che post-atomiche, almeno lo spirito trash che
trasuda la pellicola non dispiacerà agli amanti dei b-movie.
Un Band
che insieme a THE CREEPS,DOCTOR MORDRID e DOLLMAN VS DEMONIC TOYS firma I suoi
film migliori.
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