Titolo: Perfect Blue
Regia: Kon Satoshi
Anno: 1997
Paese: Giappone
Giudizio: 4/5
Giudizio: 4/5
Mima e' una idol giapponese che fa parte di un trio pop in un momento in cui le idols non hanno piu' il grande successo degli anni precedenti. I suoi agenti decidono che e' venuto il momento di cambiare la sua immagine trasformando la ragazza in attrice. Mima iniziera' quindi a lavorare ad una serie televisiva di genere thriller impegnandosi a fondo affinche' questo suo nuovo lavoro possa davvero funzionare. La sua decisione e' pero' presa come un tradimento da parte dei fan's e alcuni degli uomini che lavorano per la serie televisiva iniziano a morire...e' un fan impazzito a compiere questi crimini o e' la stessa Mima non piu' in grado di distinguere tra realta' e finzione, tra la sua immagine di idol e la sua carriera da attrice?
Partiamo da un dato di fatto: Kon Satoshi è uno dei massimi esponenti dell’animazione giapponese. Non tanto e non solo per la grafica ma soprattutto per le tematiche che vanno a sondare il personaggio dando il più delle volte quadri psicologici in cui gli esseri umani si muovono come burattini spaesati. Poi è vario, spazia tra i generi come se gli conoscesse tutti alla perfezione, soddisfando sempre le aspettative. La realtà natale distorta a cui gli animatori possono attingere, mostrando personaggi persi e incapaci di mostrare sentimenti oppure fanatici e violenti è una caratteristica sempre più interessante del genere soprattutto quando non vengono impiegati i soliti cliché. PARANOIA AGENT serie di tredici episodi che firmano una delle serie più valide degli ultimi anni e che danno un quadro su un Giappone sempre più in lotta tra la caoticità e il tradizionalismo, lo sconvolgimento iper-tecnologico per ritrovare la semplicità e l’eleganza di una nazione. Poi a Venezia ho visto PAPRIKA il film più visionario e citazionista dei suoi film è sono rimasto catturato, forse uno dei film più belli d’animazione degli ultimi anni.
TOKYO GODFATHERS è forse uno dei film d’animazioni volutamente più drammatici che ci siano pur vendo una grossa venatura ironica in diverse scene e dialoghi.
Tratto dal romanzo di Yoshikazu Takeuchi, Perfect Blue è uno dei primi thriller d’animazione realizzati, nemmeno così tanto originale ma con alcune trovate del regista interessanti come mostrare la finzione nella finzione e darne un proprio risvolto.
Lo stile è proprio del regista riuscendo sempre ad essere integro e a volte minimalista.
In conclusione un buon thriller mai troppo scontato in cui rimarranno certamente impresse alcune scene.
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