Titolo: Assedio
Regia: Bernardo Bertolucci
Anno: 1998
Paese: Italia
Giudizio: 4/5
Giudizio: 4/5
In un vecchio appartamento di Roma, vive Mr. Kinski, un eccentrico pianista inglese. Shandurai, una ragazza africana che studia medicina all'Università, vive con lui e fa le pulizie in cambio di una stanza. L'uomo, che trascorre le sue giornate al pianoforte, dando lezioni di musica s'innamora della ragazza. La donna non ricambia i suoi sentimenti, anche perché ha un marito in prigione in Africa. Pian piano, Kinski si disfa di tutti gli oggetti d'arte e di antiquariato, finché Shandurai riceve una lettera dal marito in cui le comunica la sua imminente scarcerazione e che dopo la sua liberazione la raggiungerà a Roma.
Il penultimo film di Bertolucci è assai bello. Forte e robusto di una sceneggiatura arida e spoglia di attori ma che mostra un rapporto strano ma catartico che sprigiona e travolge come la suonata che Mr.Kinski improvvisa a contatto con la sua musa.
I movimenti di macchina del regista in questo film sono splendidi merito anche di una calda e colorata fotografia di Fabio Cianchetti.
Le suonate di Alessio Vlad rimangono impresse per la malinconia che suscitano e che risalta il tono del film dandogli quella spensieratezza e a tratti quella morbosità che lo distingue dagli altri film.
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