Titolo: Esplosivo piano di Bazil
Regia: Jean-Pierre Jeunet
Anno: 2009
Paese: Francia
Giudizio: 3/5
Giudizio: 3/5
Quando è ancora bambino, Bazil riconosce fra le foto che documentano la morte del padre, saltato in aria con una mina antiuomo durante una missione in Marocco, il marchio di una fabbrica di armamenti. Da grande, mentre fa il turno di notte a un videonoleggio, viene colpito alla fronte da una pallottola volante durante una sparatoria. Salvo per miracolo, Bazil si ritrova senza casa e senza lavoro, con la sola certezza che il proiettile che lo ha colpito e che ancora sta nella sua testa proviene da un'altra fabbrica d'armi.
Di nuovo una favola moderna, raffinata e polemica, un momento per farsi narrare da Jeunet il suo mondo dis-incantato imperniato da sorprendenti gag, ottime musiche e personaggi caratterizzati egregiamente che nella vita del sottosuolo riescono a colorare le loro vite meglio di chi sta in superficie.
Eppure conviene non sottovalutare gli adulti-giovani di Jeunet che se devono muoversi per una degna causa (il piano di Bazil appunto)sono capaci di tirare fuori un bagaglio di competenze da far impallidire l'indomito fasullo gruppo di Ocean e compagnia varia.
Il nostro circolo di clochard dimostra di saper dare un altro tono a ciò che si sono conquistati come emarginati e di saper terrorizzare i mercanti d'armi con delle splapstick divertenti quanto fatali.
Se poi pensiamo che Dany Boon(GIU' AL NORD) ha sostituito all'ultimo Jamel Dabbouze, il suo quasi attore feticcio, si rimane incantati dalla bravura dell'attore e delle sue indubbie capacità mimiche. Il resto del gruppo poi è davvero ben azzeccato, dal vincitore del guinness al trafficante d'armi e poi quel bacio fantastico e poetico...
Ancora una storia magica e attuale nel bizzarro e quantomai fantastico mondo di Jeunet che sembra aver dimenticato le strutture contemporanee cercando di trasformare con il suo personalissimo stile l'umanità in fanciullezza.
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