Titolo: Calamari Wrestler
Regia: Minoru Kawasaki
Anno: 2004
Paese: Giappone
Giudizio: 3/5
Giudizio: 3/5
Koji Taguchi è un lottatore del wrestling professionistico giapponese che si appresta a vincere il titolo quando viene messo a tappeto da un calamaro gigante che lo sfida. Da qui in avanti dopo che il calamaro batterà Taguchi dovrà vedersela con altri rispettivi combattenti cetacei e molluschi e cercare di conquistare il cuore della sua amata che sta con Taguchi.
Calamari Wrestler è una parodia del mondo del wrestling professionistico giapponese dove non ci sono limiti e tutti possono partecipare. Non solo, il film potrebbe voler essere se certo fosse meglio approfondito e decisamente con un tono più drammatico, un messaggio sul concetto di normalità così come viene vista da un calamaro che si sente normale come tutti gli altri. Il film si riallaccia anche ad un certo tipo di cinema giapponese fine anni ’50 oltre che il cinema messicano basso budget. Il film punta su ottimi costumi leggermente datati per non impiegare la computer grafica e creare quindi personaggi meno realistici e omaggiando quindi i vecchi costumi. In questo caso Minoru Kawasaki, il regista alla sua opera prima, mostra un calamaro normale parlante che gira per la città, fa shopping ed è assolutamente normale come normali sono le reazioni di chi lo incontra. A tratti le trovate sono davvero esilaranti così come varie parodie a cui il film si riallaccia sempre in chiave umoristica di classici come Rocky e roba varia.
Tecnicamente il film è girato bene seppur con un budget modesto. Il cast è buono Kana Ishida, Osamu Nishimura, Matthew Saliba, Yoshihiro Takayama.
Il film è del 2004 ed è praticamente sconosciuto in Italia.
Insomma un prodotto che ha coraggio e che dimostra che il cinema giapponese è veramente libero da ogni schema e soprattutto e dotato di produttori che osano davvero molto in termini di mercato e di ritorno economico ma che comunque lascia interdetti su cosa il regista abbia voluto dimostrare.
A tratti particolarmente sdolcinato e retorico.
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