Titolo: Wyrmwood
Regia: Kiah Roache-Turner
Anno: 2014
Paese: Australia
Giudizio: 2/5
Barry, meccanico e uomo di famiglia,
lotta per salvare la sorella che è stata rapita da dei soldati alla
vigilia di un'apocalisse zombie. Dovrà combattere sia i non morti
che i militari.
Dall'Australia, paese sempre più
prolifico e delirante o spiazzante in alcune sue scelte di cinema e
di genere, non è la prima volta che si cimenta con il filone zombie
movie (UNDEAD e CARGO solo per fare due esempi recenti abbastanza
convincenti).
Grazie alla sempre più gettonata idea
di rivolgersi alla Indiegogo hanno infatti messo in piedi una
campagna di crowfunding che ha avuto come obiettivo quello di
raggiungere 20.000 dollari.
E' così, Kiah Roache-Turner, un
assoluto sconosciuto, filmaker australiano indipendente, a messo
insieme a suo fratello Tristan, plot e vari brandelli di idee presi
da altri film mischiandoli con un'atmosfera che ricorda lontanamente
lo steampunk.
Il problema di questo ennesimo film di
zombie, al di là di qualche trovata che trova nell'ironia i momenti
più apprezzabili (Benny l'aborigeno) e proprio di sperimentare due
idee davvero trash e malsane.
Da un lato gli zombie che diventano
benzina per le macchine stipati dietro come profughi incoscienti,
dall'altra la sorella del protagonista, prigioniera e vittima delle
deliranti sperimentazioni genetiche di un mad doctor, che alla fine
la fa diventare un'arma che riesce a controllare le menti degli
zombie.
Se ci mettiamo un montaggio
sgrammaticato, la parkinson cam e un ritmo che non lascia tempo di
diluire la mole di effettacci e incongruenze, allora rimane veramente
poco da poter salvare in questa pellicola volutamente assurda.
Nessun commento:
Posta un commento