Titolo: Untamed-Regiòn salvaje
Regia: Amat Escalante
Anno: 2016
Paese: Messico
Giudizio: 3/5
Guanajuato, Messico. L’incontro con
la misteriosa Véronica ha ripercussioni inaspettate sulla vita dei
fratelli Fabián e Alejandra, ed in particolare su quest’ultima,
intrappolata in un matrimonio difficile e soffocata dal machismo
ipocrita del marito Angél.
Regiòn salvaje ha almeno due scene
indimenticabili. Tutte e due riguardano il sesso, tutte e due sono
collegate tra loro, liberando i sensi e lasciandosi andare ad
amplessi o altro.
In una vediamo tante specie diverse di
animali in un unico luogo "magico", un angolo del mondo
dove il selvaggio domina sul civilizzato, fare sesso senza problemi,
di quale altro animale stia loro accanto (magari un predatore..). La
seconda scena verso il finale, anche se viene già preannunciato
all'inizio del film, l'amplesso tra Alejandra e la Cosa, una sorta di
ibrido tentacolare sci-fi metafisico con tanto di tentacoli che si
diramano in ogni dove che riaccende pulsioni antiche e primordiali.
Il film di Escalante è molto lento, ha
una trama che poteva aggiungere molto di più in termini di
scrittura, colpi di scena, fatti e avvenimenti che vengono presi in
esame in maniera piuttosto mediocre senza andare oltre se non nel
voler essere presuntuoso e provocatorio.
Una storia malsana dove alcuni messaggi
di portata fantascientifica, per fortuna solo accennati, danno
risalto a quella lotta tra eros e thanatos per tutta la durata del
film, denunciando come dramma sociale l'ipocrisia
dell'eterosessualità e in un qualche modo mostrata nella sua
fragilità e debolezza.
Le donne sono le vere protagoniste alla
ricerca di profondità oscure del piacere femminile che i maschi
"alfa" non riescono a dar loro, dove subiscono passivamente
il sesso e l'infedeltà del marito o il disinteresse del compagno e
in cui ogni divergenza dal rigido canone sociale viene nascosto con
vergogna, costrette così a rifarsi su una creatura aliena dalle
sembianze multi-falliche, cui è attribuito il duplice compito
freudiano di seminare piacere erotico e allo stesso tempo la
distruzione mortale. Un film che più dei due incidenti e fati di
cronaca successi in quegli anni in Messico che il film ricalca,
sembra concentrarsi maggiormente sugli istinti, spesso frustrati,
abbandonati, assopiti e dimenticati.
Quando si viene incontro con questa
creatura, entrambi i sessi danno inizio ad un effetto domino
inarrestabile in cui entrandone in contatto, in tutti i sensi, si
diventa immediatamente succubi e vogliosi di ritornarci.
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