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sabato 27 settembre 2025

Secret Level-Season 1


Titolo: Secret Level-Season 1
Regia: Dave Wilson
Anno: 2024
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 15
Giudizio: 4/5

La mia fortuna sotto certi aspetti è stata quella di non sapere nulla di questa nuova serie antologica d'animazione che come LOVE DEATH & ROBOTS la cui ultima stagione risale al 2022 si muove su diversi generi e narrazioni in questo caso tutte legate ai videogiochi.

Alcuni episodi sono davvero interessanti e pieni di azione, violenza e un'uso interessante quanto mai eccessivo di cg e parlo ovviamente per Dungeons & Dragons perfetto a parte il finale sul più bello, Sifu che mischia tradizione e cultura millenaria orientale con le arti marziali, New World è un nì nel senso che è troppo spavaldo e solo per certi aspetti mi è piaciuto con la stessa dimensione temporale che seppur originale finisce per essere un deterrente. Unreal Tournament carino nel suo sposare la causa che anche i robot possano essere senzienti e delle sorti di gladiatori del futuro su cui nessuno avrebbe mai scommesso. Warhammer 40.000 decisamente tra i migliori in assoluto per il tasso di violenza e perchè sembra una specie di Mad Max che incontra i demoni. Da qui in avanti secondo me la serie prende degli scossoni importanti, riesce comunque a portare a casa altri episodi importanti dimostrando il suo enorme valore qualitativo e riuscendo nella sua brevitas a portare a casa delle mini storie affascianti e molto diverse l'una dalle altre

Elio


Titolo: Elio
Regia: AA,VV
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Elio Solis ha perso i genitori da bambino e il suo più grande desiderio è ora quello di essere trasportato dagli alieni verso i confini del cosmo e oltre. Sulla terra si sente infatti disperatamente solo, nonostante la presenza di sua zia Olga, che è Maggiore dell'aviazione americana con un incarico di analista orbitale. Il compito di Elio invece è captare i segnali dello spazio, e il messaggio che manda attraverso un'apparecchiatura radio improvvisata miracolosamente raggiunge il Comuniverso, un'organizzazione pangalattica che unisce le menti più evolute del cosmo, ma che ha bisogno di un capo alternativo al violento e collerico Lord Grigon, che intende dominare con la forza. Il Comuniverso preleverà Elio dalla Terra scambiandolo per un ambasciatore intergalattico, e l'undicenne troverà il su primo e unico amico in Glordon, il figlio di Lord Grigon, che non ci tiene affatto a diventare una macchina da guerra come vorrebbe suo padre, con cui la comunicazione è a dir poco problematica.
 
Ci sono tanti teen movie anni '80 a cui l'ultimo film Pixar strizza l'occhio. E o fa anche abbastanza bene se non fosse che ormai la Disney sta dimenticando cosa voglia dire antagonista o i cari vecchi cattivi che rimanevano tali pur con le loro caratterizzazioni che spesso mostravano incertezze, debolezze e fragilità e per cui a volte capitava di fare pure il tifo.
Elio parla di dolore e di perdita e di dove si cerchi di guardare un pò per curiosità , un pò per spensieratezza e via dicendo. Tra EXPLORERS e NAVIGATOR sotto certi aspetti. Ma anche qui c'è il tema della perdita di un genitore, delle dinamiche familiari, della curiosità e di voler esplorare quel mondo che se per i bambini può sembrare innocuo di certo incute un certo timore negli adulti almeno come capita nelle fiabe.

Fantastici 4-Inizi


Titolo: Fantastici 4-Inizi
Regia: Matt Shakman
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Reed Richard, sua moglie Sue Storm, il di lei fratello Johnny Storm e l'amico di famiglia Ben Grimm hanno partecipato a una missione spaziale da cui sono tornati trasformati, dotati di sensazionali poteri. Sono divenuti così i Fantastici Quattro e hanno sconfitto i mostri giganti del sottosuolo comandati dall'Uomo Talpa, sventato i piani dello Spettro Rosso e delle sue superscimmie, e scongiurato altre minacce. Eroi celebrati in tutto il pianeta, vivono in una Terra diversa da quella che conosciamo, dove gli anni Sessanta non sembrano essere mai finiti e si sono invece evoluti. Ora però un'incognita turba l'intelligenza di Reed: Sue è infatti incinta e nemmeno lui sa prevedere quali problemi e poteri porterà con se il figlio di due super esseri.
 
I Fantastici 4-Inizi parte in pole position per un semplice fattore. Era difficile fare peggio di prima e parlo per i tentativi precedenti di trasporre l'opera. Qui la Marvel doveva rialzarsi, ha messo un cast che sembra deciso dai fan e cambiando radicalmente alcuni aspetti, reinterpretandone altri e tagliando tantissime parti di film portandosi a casa una buona sufficienza e come primo film della fase sei della Marvel riesce a farci ricredere su alcune brutture delle precedenti due fasi difficili da digerire.
Shalla-Bal farà storcere la bocca a qualcuno ma la sua storia se andate a prendere i fumetti è complessa e stratificata. L'uomo Talpa viene banalizzato e ridicolizzato portato a macchietta quando in realtà è stato il primo vero nemico e affidato al tremendo Paul Walter Hauser. Ma al di là della messa in scena, di scegliere uno stile patinato e una fotografia a tratti deliziosa come la scena del parto nel cosmo, la domanda più grossa è Fantasma Rosso, il cui vero nome è Ivan Kragoff, personaggio apparso in una delle prime avventure del Quartetto ma che per ovvi motivi pseudo politici è stato tagliato via dal film. Volendo emulare l’impresa dei Fantastici Quattro ed essere il primo a sbarcare sulla luna, Kragoff riuscì a partire per lo spazio e acquisì la capacità di diventare incorporeo, assumendo lo pseudonimo di “Fantasma Rosso”.
E poi ovviamente c'è lui Franklin Richards, che non conoscevo ma che risulta essere uno dei personaggi più interessanti e controversi dell'intero universo Marvel.

venerdì 4 luglio 2025

Leviathan (1989)


Titolo: Leviathan (1989)
Regia: George Pan Cosmatos
Anno: 1989
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Sei uomini e due donne lavorano tranquilli sul fondo dell'oceano, sono alle dipendenze di una multinazionale ed estraggono minerali a bordo di un sofisticato sottomarino. Durante il lavoro si imbattono nel relitto di una nave russa e immediatamente si verificano inspiegabili e terribili mutazioni. Il segreto è in una bottiglia di vodka: in essa sono state immesse sostanze tossiche.
 
Quasi sempre rimangono in due a salvarsi in questa sotto categoria di film ovvero quelli che parlano di abissi marini e di creature. Uno dei miei generi preferiti che in quegli anni ne ha visti diversi venire a galla come ABYSS, CREATURA DEGLI ABISSI tutti e tre usciti lo stesso anno e con risultati completamente diversi nonostante andassero a scandagliare solo in parte temi comuni come quello degli esperimenti segreti negli abissi o anche qui debitori alla COSA di Carpenter del '82 di come i russi avessero già scoperto un segreto mortale e volevano seppellirlo quando invece gli americani sembrano volerlo riportare in vita a tutti i costi. Se la storia non è molto originale, c' è però da dire che Cosmatos riesce sempre a mantenere un ritmo alto alla vicenda e si avvantaggia dei buoni effetti speciali artigianali di Stan Winston che, seppure non possono avere il realismo della miglior computer grafica attuale, hanno il pregio di una rustica efficacia

Pendant ce temps sur terre


Titolo: Pendant ce temps sur terre
Regia: Jeremy Clapin
Anno: 2024
Paese: Francia
Giudizio: 4/5

Elsa e Franck, fratelli, erano molto legati. Da quando Franck è scomparso durante una missione spaziale tre anni fa, Elsa ha lottato per andare avanti con la sua vita. Finché un giorno viene contattata da una forma di vita non identificata. Ma c'è un prezzo da pagare...

Clapin aveva girato DOV'E' IL MIO CORPO un film d'animazione minimale e delizioso che aveva il merito di far ragionare ed elaborare ipotesi allo spettatore. Anche qui seppur in maniera completamente diversa, si ragiona su quale vita possa viversi in un aldilà scientifico mettendo da parte religione e spiritualità ma perseverando una spasmodica ricerca su qualcosa di indefinito e indefinibile. L'entità aliena che entra a contatto con Elsa è qualcosa di così strano e bizzarro, una forma che scruta i desideri, le paure e le emozioni di colei di cui si impossessa ma al contempo essendo una presenza tutto al contrario che chiara non riesce mai a definire i crismi dei suoi intenti.
Concepita quasi come un diario di bordo, la trama si muove a ritmo serrato in un mix di B-movie d’azione sfaccettato e autentico dramma esistenzialista sulle difficoltà del lutto ("puoi uscire dalla mia testa?"). Siamo in un sogno? In un incubo? In uno stato schizoide di depressione alimentato da ricordi immaginari? Alla fine non importa, la messa in scena del film si appropria della stranezza piuttosto giocosa del soggetto racchiudendo molti temi sotto il suo aspetto di intrattenimento ansiogeno.

Ash


Titolo: Ash
Regia: Flyng Lotus
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Una donna si risveglia su un pianeta lontano e trova l'equipaggio della sua stazione spaziale brutalmente ucciso. La sua indagine su quanto accaduto mette in moto una terrificante catena di eventi.
 
Ash sembra tanto debitore di Carpenter. In primis la COSA poi per certi aspetti FANTASMI DA MARTE insomma trasporta noi e la protagonista su questa base su Marte dove c'è stata una strage legata a qualcosa difficile da identificare ma tutto viene piano piano scoperto grazie alla registrazione delle telecamere. Dove piano piano comincia l'indagine per scoprire cosa è successo attraverso questi filmati e quale entità aliena si sia impossessata del pianeta attraverso una tecnologia all'avanguardia.
Ash è pompatissimo di colori, ci immerge in un quadro surrealista quando banalmente un pianeta come Marte non sembra poi così edulcorato e tutti questi viola sparati e questi effetti di cg per creare fenomeni celesti a volte sembrano esagerati. Da quando apprendiamo che la forma di vita aliena ovviamente è ostile e vuole conquistare anche gli umani e spingersi sulla Terra, il film diventa una lotta senza esclusione di corpi e di colpi, dove l'alieno si trasforma come può identificandosi passo dopo passo con le stesse scelte del capolavoro del '82

Manie manie-Racconti del labirinto


Titolo: Manie manie-Racconti del labirinto
Regia: AA,VV
Anno: 1987
Paese: Giappone
Giudizio: 4/5
Manie-Manie - I racconti del labirinto è un film d'animazione del 1987 ad episodi diretto da Rintarō (Labyrinth), Yoshiaki Kawajiri (L'uomo che correva), e Katsuhiro Ōtomo (Interrompete i lavori!).
La pellicola è stata prodotta dalla Kadokawa nel 1983 e presentata solo nel 1987 al Festival Internazionale del Cinema di Fantascienza di Tokyo.

Una stravagante bimbetta giocando con il suo cagnolino 'Cicerone' (nomen omen), viene trasportata oltre lo specchio in una strana e bizzarra dimensione dove un clown enigmatico e taciturno la introduce agli spettacoli di un crudele e fantastico circo degli orrori. Prologo ed epilogo costituiscono una surreale cornice narrativa di Rintaro che ricorda lo stile grottesco e cupo di certe opere di Tim Burton, ma che brilla di policrome fantagorie di suggestiva bellezza (tra tutte la processione di lanterne cinesi sui trampoli e le ossessioni labirintiche che preludono allo spettacolo
circense). Il primo racconto di Kawajiri è una curiosa e singolare rivisitazione del celeberrimo 'Caso del signor Valdemar' di E.A.Poe, dove l'invincibile e all'apparenza immortale campione di un torneo automobilistico virtuale oltrepassa i confini della propria esistenza fisica per proseguire la sua folle corsa verso una spettrale dimensione ultraterrena. Il secondo racconto di Otomo è invece una divertente e ironica favola ecologista sulle pulsioni autodistruttive dell'uomo nelle sue molteplici estensioni tecnologiche. Mediometraggio d'animazione ad episodi per la verità un pò disorganico nelle atmosfere e nelle tematiche ma che vale oltre il raffinato esercizio di stile dei pur bravi autori.

domenica 20 aprile 2025

Star Wars-Skeleton Crew-Season 1


Titolo: Star Wars-Skeleton Crew-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 2/5

Sul pianeta At Attin, l'Impero di Palpatine e Darth Vader, caduto da soli cinque anni, non aveva mai messo le mani e la vita scorre pacifica fino alla noia, governata da una rigida burocrazia controllata dai droidi. Wim è un ragazzo che sogna di vivere le avventure degli Jedi di cui legge incessantemente un libro illustrato digitale; Neel è il suo migliore amico, è un alieno con le caratteristiche di un elefante antropomorfo e cerca di aiutare Wim con la scuola; Fern è la figlia ribelle della sottosegretaria di At Attin, che alla scuola preferisce le corse in moto antigravitazionali; KB è la sua migliore amica, dotata di alcuni potenziamenti cibernetici in seguito a un incidente. Queste due coppie di ragazzini si ritrovano loro malgrado insieme in un'incredibile avventura, quando trovano un'astronave sepolta nei boschi fuori città e per errore la attivano, risvegliando anche il droide SM-33. Presto il loro destino si incrocia con quello di Jod Na Nawood, un misterioso individuo che conosce bene il mondo dei pirati e che ha alcune capacità Jedi.
 
Ormai è un dato di fatto quello di emulare in qualsiasi forma e genere i fasti di STRANGER THINGS. Lo hanno fatto in molti, ci sono riusciti in pochi. E qui chi se non Disney, Lucas Film e tutto il franchise e il multiverso della saga poteva esimersi dal cimentarsi. E lo fa strizzando gli occhi ai grandi classici come i Goonies, Explorer, Ritorno a Oz (Sm-33 è la parodia del personaggio di Tik Tok) e altri ancora. Ha il sapore nostalgico pur essendo un sequel dei fatti che abbiamo conosciuto nelle saghe precedenti. Pirati spaziali, Jude Law che non riesce a convincere e incidere con un personaggio che cerca di essere troppo complesso finendo per sbagliare tutto. Gli stessi ragazzi li ho trovati tiepidi, nessuno è mai riuscito a trasmettermi un emozione o un sentimento e le stesse vicende che si interfacciano tra pianeti, guerre stellari, scontri con astronavi potenti e fughe ed esplorazioni di gallerie sotterranee e prigioni non riescono mai ad appassionare stravolgendo il tutto con alcune battute banali e infantili. Forse l'unico aspetto di questo gruppetto di protagonisti e il non averli fatti già diventare adulti ma buttandoli nell'aventura in maniera diretta trovando un astronave e partendo per viaggi interstellari

lunedì 24 marzo 2025

Mickey 17


Titolo: Mickey 17
Regia: Boong Joon-Ho
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Nel 2054, la mancanza di opportunità sulla Terra spinge le masse al pellegrinaggio interstellare, che inevitabilmente vuol dire sfruttamento da parte di potenti demagoghi al comando di queste spedizioni. Uno di loro è Kenneth Marshall, politico fallito in cerca di una nuova era per l'umanità su un pianeta inospitale abitato da strane creature. Per sfuggire a dei pericolosi usurai, Mickey Barnes accetta di imbarcarsi sull'astronave firmando un contratto da expendable, tuttofare destinati a morire ripetutamente grazie a una tecnologia che consente di "ristampare" un corpo all'infinito mantenendone la coscienza.
Boong Joon-Ho ha una lunga serie di film uno più bello dell'altro anche se possiamo dividere la sua filmografia in due stadi diversi, uno davvero notevole mentre l'altro interessante.

Mickey 17 fa parte del secondo stadio assieme a OKJA, mentre tutto il resto della sua filmografia PARASITE, SNOWPIERCER, HOST, MADRE, MEMORIES OF A MURDER e CANE CHE ABBAIA NON MORDE appartengono tutti alla prima. Forse la coproduzione americana in questo qualcosa ha aggiunto e già si intravedeva per SNOWPIERCER dove forse l'integrazione perfetta di tanti ruoli, etnie e spunti narrativi più che originali coincidevano alla perfezione ma si annusava il rischio che soprattutto sulla scifi e sul fantasy l'autore potesse perdersi qualcosa per strada.
La Terra fa schifo e tra tempeste di sabbia, omicidi e debiti si cerca di scappare dove si può anche a costo di abbracciare qualsiasi scherzo del destino. Mickey 17 mostra e racconta moltissimo, sceglie come sempre tanti sentieri e generi cinematografici che riesce a mischiarsi in un cocktail interessante ma mai squisito. Le morti di Mickey, il sentimento di solitudine e isolamento, la storia d'amore, tutto ciò che l'autore confeziona e crea nel primo tempo sull'astronave è sicuramente la parte più interessante drammaticamente ed eticamente con degli intenti distopici notevoli.
Poi da quando conosciamo questo strano pianeta immerso nei ghiacci, i suoi abitanti alieni che sembrano una via di mezzo tra creature dello studio Ghibli e mostri dell'orrore cosmico lovecraftiano con quei tentacoli il film prende una piega che sembra correre troppo veloce.
La corsa alle armi, il sacrificio del cucciolo e la battaglia finale gridano un eccesso di esagerazione per cui il film diventa un blockbusterone a tratti troppo infarcito di elementi perdendo quella grazia che è un marchio di fabbrica delle opere di Boong

Companion


Titolo: Companion
Regia: Drew Hancock
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Josh e Iris si sono conosciuti in un supermercato, di fronte al banco della frutta, dove Josh ha involontariamente fatto cadere tutte le arance: sono entrambi scoppiati a ridere è stato amore. Ora, nel futuro prossimo, come coppia si recano alla villa sul lago del russo Sergey, dove ritroveranno altri amici come Kat, l'amante di Sergey, e la coppia gay composta da Patrick ed Eli. La prima serata passa per tutti con piacevolezza, ma al mattino Josh inizia a comportarsi stranamente. Molte cose infatti non sono come sembrano e Josh non è qui solo per godere di una vacanza romantica, anzi ha un piano - non proprio a prova di bomba - di cui fa parte, a sua insaputa, anche Iris.

Companion è un discreto film scifi con venature horror almeno nel finale. Il controllo sui robot da sempre è stato uno dei temi caldi in questo caso sotto alcuni aspetti giocato in maniera originale e funzionale come nel capire la natura e il passato di Iris, il colpo di scena di Patrick un'architettura basata su sviluppi più o meno inattesi che cambiano le carte in tavole soprattutto nel finale oppure quando avviene l'incidente scatenante con Sergey.
Un film con un ottimo ritmo, patinato al punto giusto con alcune scene anche abbastanza cruente come quella della candela e della mano e un andirivieni di cliffhanger nel destrutturare la caratterizzazione di alcuni personaggi e sottolineare ancora una volta come la mente umana sia consapevolmente la più crudele che possa esistere. Mi sarei aspettato alla LUCY qualcosa di più quando Iris riesce a prendere il dominio della app con le sue capacità come ad esempio quando l'intelligenza dal 40 la sposta al 100%

venerdì 28 febbraio 2025

Black eyed Susan


Titolo: Black eyed Susan
Regia: Scooter McCrae
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Disperatamente alla ricerca di lavoro, Derek accetta di sostituire un suo amico recentemente scomparso presso una startup tecnologica. Continuare a sviluppare il progetto innovativo dell'azienda significa lavorare a stretto contatto con Susan, bambola del sesso BDSM all'avanguardia destinata a ricevere e apprezzare la punizione come parte integrante della sua intelligenza artificiale in evoluzione. Derek metterà presto alla prova i limiti dei suoi desideri ed esplorerà la natura di uomo e donna, di piacere e dolore, di vita e morte.
 
Uno scifi indie molto modesto e con parecchie ambizioni. Il prototipo di una bambola cyborg in chiave Bdsm da poter picchiare a volontà provocando sensazioni miste in Susan la quale implora il proprio padrone di picchiarla come d'altro canto sembra sentire e cominciare a provare dolore.
Un film quasi tutto racchiuso in una stanza dove l'inventore della bambola del sesso più che nutrire un vero interesse per Susan pensa già a come potrebbe essere in chiave pedo pornografica portare nel mercato oggetti innovativi a forma di bambini. Con risvolti etici e alcuni momenti molto violenti o sessualmente piccanti la prova attoriale dell'attrice di Susan è pienamente soddisfacente il che non si può dire per l'attore che interpreta Derek che sembra sempre troppo assorto tra il cosa vorrebbe davvero fare a Susan e cosa invece lo irretisce dal farlo

Borderlands (2024)


Titolo: Borderlands (2024)
Regia: Eli Roth
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

L'intero universo sembra convergere su Pandora - corporazioni intergalattiche in competizione tra di loro, formazioni paramilitari, orde di cavatori, fuorilegge e criminali. Sono tutti lì per la Cripta, misterioso e leggendario luogo costruito dagli Eridiani, una razza aliena oramai estinta capace eoni fa di solcare il cosmo grazie alla loro tecnologia semidivina. Chi trova la Cripta ha accesso al potere degli Eridiani, così Pandora a causa dell'incessante ricerca è diventata una landa desolata sfregiata da deserti, radiazioni e mostri. È qui che un giorno arriva Lilith, cacciatrice di taglie suo malgrado al soldo di Atlas, despota dell'omonima corporation, deciso a ritrovare la figlia Tiny Tina scomparsa poco prima e diretta proprio su Pandora...
 
Borderlands è un vero bordello incasinato con tanti elementi sfruttati ahimè molto male. La sequenza migliore è forse la prima quella in cui Claire Blanchett descrive la società e il mondo post apocalittico semi steampunk in cui ci troviamo. Da lì in avanti sembra davvero il cugino storpio di FALLOUT dove almeno lì la violenza in un mondo allo sbando c'era e non era insabbiata.
Qui è tutto edulcorato, la squadra di anti eroi è detestabile e l'azione è da manuale con combattimenti corpo a corpo visti e sentiti in ogni forma e ogni dove senza provare minimamente a tirare fuori qualcosa di nuovo od originale.

mercoledì 1 gennaio 2025

Substance


Titolo: Substance
Regia: Coralie Fargeat
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Elizabeth Sparkle è stata una diva con al suo attivo un Oscar e una stella sulla Hall of Fame, ma la stella si è sporcata e la scintilla ("sparkle") di Elizabeth si è spenta, quantomeno agli occhi del produttore del programma televisivo di fitness che lei conduce da tempo: un uomo convinto che le donne debbano sempre sorridere e che dopo i cinquanta non abbiano più... non si sa cosa, ma è qualcosa alla quale quelli come lui (che si chiama Harvey come il produttore Weinstein) sembrano tenere moltissimo. Quando Harvey, nel giorno del compleanno di Elizabeth, le annuncia che sarà sostituita alla conduzione del suo programma, la donna decide di aderire ad un protocollo sperimentale chiamato The Substance, che promette di restituirle una versione di sé "migliore, più bella e perfetta". A settimane alterne sarà Sue, la bella e giovane neoconduttrice del programma di fitness della rete, e poi di nuovo Elizabeth. Ma l'alternanza sarà difficile da gestire, e si sa che i patti con il diavolo sono sempre a rischio.

REVENGE visto al TFF era un revenge movie poco interessante dal punto di vista della storia ma esaltante in termini pratici di messa in scena, azione e una visione distorta di come andava preso a calci nelle palle il patriarcato e il maschio alpha. Qui la domanda è sempre la seguente come in SOCIETY o in MORTE TI FA BELLA. Fin dove si è disposti ad arrivare per rimanere giovani o vivere nei panni di qualcun altro/a. Quali leggi si è disposti a stravolgere per avere un momento di fama e tornare a far splendere quella stella sulla walk of fame. Fargeat come la Docurnau sperimenta, approfondisce, non si limita ad un genere fondendo sperimentazioni, body horror, scene grottesche e splatter, bagni e profusione di sangue, denunce e ironia drammatica, spingendo sempre sull'acceleratore e regalando una metafora e un film estremo portato all'esasperazione davanti ad una cultura che relega le donne in un ruolo funzionale a quello maschile che le distingue in "chiavabili o inchiavabili", e in base a questo assegna loro l'unico valore possibile.

Beast (2023)


Titolo: Beast (2023)
Regia: Bertrand Morello
Anno: 2024
Paese: Francia
Giudizio: 3/5

Nel futuro, la tecnologia e l'intelligenza artificiale hanno creato un mondo sicuro ed efficiente ma scarno di emozioni. Come tutti, Gabrielle ha la possibilità di "purificare" il suo DNA dai traumi delle vite passate, ma l'incontro con Louis creerà un legame tra tre periodi temporali - 1910, 2014, 2044 - in cui diverse versioni dei due personaggi si trovano a confrontare un grande amore secondo i codici di ciascuna epoca.

Beast è un film scifi molto complesso e stratificato. Presente, passato, un esperimento per poter vivere e farsi guidare in altre realtà mischiando emozioni e sentimenti e cercando una grande storia d'amore. 150' in cui l'intreccio tra i due protagonisti comincia ad abbassare il pedale rivelando intrecci, drammi, fragilità e una storia meno banale del previsto anche se con continui rimandi e stacchi di montaggio intrecciando lo spazio tempo in tre differenti epoche ma spesso rimanendo così incollato sui personaggi da farne perdere i topoi geografici. Morello dopo NOCTURAMA e altri film, conferma di essere un regista e autore atipico affascinato dalle stranezze dell'animo umano e da un'idea evocativo-paranoica di una catastrofe sempre dietro l'angolo, la "bestia" ineluttabile e sfocata che un secolo dopo lo scritto di James si adatta perfettamente ai timori della nostra epoca.

Terminator Zero-Season 1


Titolo: Terminator Zero-Season 1
Regia: Masashi Kudō
Anno: 2024
Paese: Giappone
Episodi: 8
Stagione: 1
Giudizio: 2/5

Nell'anno 2022, una guerra che continua da decenni vede contrapporsi i pochi umani sopravvissuti della Resistenza e un implacabile esercito di macchine ribelli. Nel 1997, la malvagia intelligenza artificiale Skynet acquisisce una coscienza e comincia una guerra senza fine contro gli umani. Intrappolata fra questi passato e futuro c'è una misteriosa e impavida combattente della Resistenza, chiamata Eiko, che viene scelta per tornare indietro nel tempo e cambiare il destino dell'umanità fino all'arrivo del Giorno del Giudizio. Arrivata nel 29 agosto 1997 si ritrova a proteggere Malcom Lee, un brillante scienziato giapponese a Tokyo che sta lavorando ad una nuova intelligenza artificiale (nota come Kokoro) progettata per competere contro l'imminente attacco di Skynet e di impedire la fine del mondo. Mentre Malcom cerca di comprendere le complessità morali derivate dalla sua creazione, inizia ad essere braccato da uno spietato e letale robot assassino proveniente dal futuro che altererà per sempre il destino finale dei suoi tre figli.
 
Terminator Zero è una mini serie d'animazione che sembra voler omaggiare i capitoli della saga in vari modi cercando di puntare sui temi più rilevanti e apportando alcune modifiche interessanti e altre che ho trovato piuttosto macchinose e fuorvianti come la parte infinita legata ai dialoghi tra Malcom e Kokoro. C'è la scena dell'inseguimento, la strage nell'edificio della polizia, questa strana valanga di robot trovati dal figlio di Malcom che con la Ai di Skynet sembrano ribellarsi all'uomo ma anche ai Terminator ingaggiando così un vero sterminio che soprattutto negli ultimi episodi riporta ad una guerra che sembra poter implodere da un momento all'altro. Il personaggio di Eiko sembra uscito da Dark Fate. La serie, infatti, racconta un'altra volta proprio ciò che accade durante il Giorno del giudizio, spostando però il focus su una zona geografica finora non trattata dalla saga: il Giappone. La natura "doppia" della trama, che mette in parallelo azione ed estese sessioni tecno-filosofiche, rende Terminator Zero una serie dal ritmo un po' ballerino e afflitta da qualche lungaggine di troppo, al punto che molto probabilmente le otto puntate da circa venticinque minuti ciascuna sarebbe potute essere condensate in un film di un paio d'ore.

domenica 24 novembre 2024

Cuckoo


Titolo: Cuckoo
Regia: Tilman Singer
Anno: 2024
Paese: Germania
Giudizio: 4/5

Una ragazza di 17 anni è costretta a trasferirsi con la famiglia in un resort dove le cose non sono quello che sembrano.
 
Tilman Singer è un regista anomalo e molto indipendente nel suo modo tutto suo di concepire il cinema e le sue opere. LUZ per me è stata una piacevolissima sorpresa e attendevo palpitante il suo prossimo film che per fortuna non si è fatto attendere troppo.
Cuckoo è un film bizzarro. Un weird movie di quelli che ti fanno aspettare, che ti fanno incazzare perchè a Gretchen sembrano capitarle davvero tutte le stranezze possibili da quando inizia a lavorare nella reception dell’albergo di König. Ma il film prima di spogliarsi del tutto e siglare cosa voglia davvero dire e dove andare a parare ha una struttura atta a svelare il suo vero volto in maniera molto graduale. Come per il suo film d'esordio Singer mastica tanto cinema qui fondendo il dramma e la commedia nera con il folk horror unendo mistery, slasher, body horror, revenge movie, survival movie, scifi e giallo. E' un film tecnicamente perfetto ma che in un modo o nell'altro risulta perennemente imperfetto accumulando stranezze e depistaggi vari, cercando di non assomigliare mai a qualcosa che il pubblico possa aspettarsi con misteri tra le montagne bavaresi minacce sotto mentite spoglie di donne giunte da non si sa bene dove e scienziati pazzi.
Alla base di quello che si andrà a dipanare c'è comunque il tema della cospirazione e di tutta la confusione possibile che Singer crea e che ti molla in faccia come i colpi e le botte che Gretchen si prende in una discesa davvero impressionante.

martedì 19 novembre 2024

Buco-Capitolo 2


Titolo: Buco-Capitolo 2
Regia: Galder Gaztelu-Urrutia
Anno: 2024
Paese: Spagna
Giudizio: 4/5

Nella prigione verticale composta da 333 livelli dove il cibo scende dall'alto su una piattaforma e dove riescono a sfamarsi soprattutto quelli che si trovano ai piani superiori, è arrivata Perempuàn. La donna, un'artista che ha deciso di sottoporsi volontariamente al progetto perché tormentata dal senso di colpa per una tragedia avvenuta nel corso di una mostra delle sue sculture, condivide la cella con il matematico Zamiatàn che si trova inizialmente al piano 24. Lui vorrebbe sempre mangiare la pizza, si rade spesso il corpo ed è tormentato dalla soluzione impossibile della radice quadrata di -1.
 
Il sequel del primo capitolo non sapevo nemmeno che fosse stato messo in cantiere. Il risultato è ancora meglio del primo che già non era male ma questo capitolo è a tratti ancora più distopico, estremamemte violento, cinico, grottesco, splatter, gore. Ci mette tutta la cattiveria possibile mostrando personaggi ancora più perfidi ormai completamente impazziti da questo esperimento e costretti a seguire delle regole ferree che non concedono speranza e salvezza per nessuno.
Qualsiasi piano è pericoloso. Il cibo quando c'è è pericoloso e crea disordine e trasgressione. I morti aumentano in maniera sporadica e si cercano torture ai limiti della concezione.

Alien Romulus


Titolo: Alien Romulus
Regia: Fede Alvarez
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Rain e il suo androide Andy, che lei cerca di far passare per il proprio fratello, cercano di lasciare la grigia e mefitica colonia mineraria dove vivono per andare su un pianeta in cui si vede il sole. Ma la Weyland-Yutani li incastra con una contraffazione del loro contatto e così non hanno altra scelta che accettare la proposta dell'amico Tyler: rubare alcuni moduli criogenici da una stazione di ricerca spaziale della Weyland-Yutani, per affrontare in proprio il viaggio verso un altro pianeta. La stazione divisa in due sezioni, Romulus e Remus, è abbandonata e prossima a distruggersi nello schianto con un anello planetario, ma ospita i resti di un androide e soprattutto le tracce delle inquietanti creature che hanno massacrato l'equipaggio.
 
Romulus si interseca tra il primo e il secondo capitolo della saga. Il primo atto, ovvero quello privo d'azione, è il migliore dove scopriamo come è strutturato il pianeta, le risorse, la sofferenza dei cittadini e degli operai e tanti elementi scifi interessanti dove il budget non lesina e la fotografia riesce a impreziosire l'atmosfera. Quando l'allegra brigata di lestofanti raggiunge la stazione spaziale, Alvarez sembra lasciarsi prendere dall'azione più sfrenata dove l'importante non è giocare con la suspance ma sbattere in faccia xenomorfi e tutto il resto diventando una battaglia dove sappiamo già chi rimarrà in vita e il perchè. Interessante il ruolo di Andy, la sua struttura e come cambia non appena entra in sintonia con un altro androide che si impossessa dei suoi dati.
Gli alieni sono fatti divinamente ma si poteva fare di più con la storia senza per forza soprattutto nel finale diventare un caos stellare tra esplosioni e battaglie all'ultimo sangue

venerdì 6 settembre 2024

Humane


Titolo: Humane
Regia: Caitlin Cronemberg
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Sulla scia di un collasso ambientale che costringe l'umanità a eliminare il 20% della sua popolazione, una cena di famiglia scoppia nel caos quando il piano di un padre di arruolarsi nel nuovo programma di eutanasia del governo va storto.
 
Humane è una commedia grottesca distopica giocata su elementi di fragilità sociale e molto altro ancora. Lei è la figlia del maestro, sembrano una famiglia di artisti molto affiatati e questo è il suo esordio. Complimenti davvero, il film parte da uno dei tanti temi della scifi legato ormai alla sovrapopolazione e come si debba in un qualche modo affrontare questo inghippo.
Però poi Caitlin gira praticamente tutto all'interno di quattro mura domestiche su chi debba realmente ergersi come capro espiatorio e da lì tutta la meschinità che può toccare la fratellanza in termini di sopravvivenza ed eredità. Humane si prende molto sul serio però sa regalare anche dei toni da commedia che seppur cupi lasciano intravedere sprazzi di umanità come capita ad esempio per il personaggio di Bob questa sorta di impiegato per la sua azienda privata e i dialoghi con i figli della casata York.

Animalia


Titolo: Animalia
Regia: Sofia Alaoui
Anno: 2023
Paese: Francia
Giudizio: 3/5

Una misteriosa invasione aliena spinge una sposa incinta sulle strade del Marocco e a rimettersi in discussione profondamente
 
E poi arrivano quei film strani..una produzione internazionale che ci ha creduto portando alla luce un film molto interessante per intenti e dinamiche quanto complesso e macchinoso in certi frangenti.
Sicuramente il coraggio non manca nel primo lungometraggio della francese Alaoui. L'inizio con questa povera contadina che per casta viene vista non poi così bene dalla madre dello sposo e una gravidanza che le da la possibilità di rimanere in una lussuosa villa da sola mentre fuori cominciano a manifestarsi eventi bizzarri sono tutti elementi che sembano porre delle basi interessanti. Diseguaglianze sociali, casta, emancipazione, regole da seguire.
Secondo me l'errore più grande del film contando che è confezionato molto bene per quanto concerne maestranze, budget, cast e color correction, è stato quello di aver puntato sugli alieni quando invece il film soprattutto all'inizio lasciava il dubbio su una minaccia che si stesse propagando in primis dagli animali per poi spostarsi sugli umani.
Interessante il discorso per cui questa presunta minaccia la percepiamo ma di fatto non sembra palesarsi mai, non ci sono buoni o cattivi, le dicotomie sono quasi azzerate però poi il film come i suoi personaggi và in confusione perdendosi in mezzo ai deserti, le tonanti cascate d’acqua che procedono dal basso all’alto e infine la componente religiosa con il dio corano e un finale suggestivo ma che sembra non voler finire o non voler spiegare del tutto cosa abbiamo realmente visto e percepito