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martedì 30 aprile 2019

Mali


Titolo: Mali
Regia: Antonio Nuic
Anno: 2018
Paese: Croazia
Festival: Torino Underground Cinefest
Giudizio: 3/5

Dopo aver trascorso quattro anni in prigione, Franjo non è cambiato. Era, ed è tuttora, uno spacciatore. Sua moglie sta morendo e i genitori della donna vogliono far risultare l'uomo incompetente al fine di togliergli la custodia del figlio, Mali. Tuttavia, Mali ama suo padre e vuole continuare a vivere insieme a lui. I metodi genitoriali di Franjo sono poco convenzionali, ma non intende darne conto a nessuno. Inoltre non permetterà ad anima viva di portargli via suo figlio. Inaspettatamente, per il suo 40esimo compleanno, Franjo riceverà un regalo che risolverà tutti i suoi problemi.

Una commedia grottesca, un insolito dramma sul sociale. Mali è il secondo film del giovane croato Nuic che sempre su territori indipendenti inesplorati muove la sua macchina cinematografica con un film intenso che cerca di mettercela tutta per quanto concerne le carenze di budget e alcuni intenti che cercano di mescolare film di formazione e crime movie.
Come succedeva per Wild Bill anche qui abbiamo giovani/adulti e viceversa, dove cercando di dare il buon esempio ai figli spesso e volentieri si finisce con l'essere peggio dei bambini.
Da questo punto di vista il passato criminale e alcuni vizi sembrano essere i leitmotiv di Franjo e la sua banda di rovinati.
Mali cerca di farsi spazio come dicevo alternando spesso il linguaggio rendendolo ironico e volgare ma anche colto e raffinato, sempre sul piano della bilancia, offrendo uno spaccato sul sociale dove cercare di rifarsi una vita per chi è stato in prigione oggi diventa sempre più complesso, soprattutto quando a raccoglierne gli esiti diventano i bambini come nel caso del piccolo Mali.