Titolo: From a house on a Willow Street
Regia: Alastair Orr
Anno: 2016
Paese: Sudafrica
Giudizio: 2/5
Hazel e il suo tirapiedi elaborano un
piano all'apparenza infallibile per arricchirsi nel corso di una
notte. Tutto ciò che devono fare è sequestrare la figlia di un
milionario e aspettare comodi il riscatto. Non hanno però previsto
che la ragazza è posseduta da un demone letale.
"Il più vecchio e completo testo
della Bibbia si chiama Codex Vaticanus. Si trova a Roma nella
biblioteca del Vaticano. Si dice che questo manoscritto è stato
redatto da Dio stesso, non da eruditi o profeti o appartenenti ad
altre religioni". Questa possiamo definirla l'ultima chicca
tirata fuori per cercare di trovare sprazzi di originalità in un
genere che da anni ormai è abbastanza in crisi.
From a house on a Willow Street è un
bello specchio per le allodole. Una interessante locandina, un mood
che prevede demoni e un home invasion in salsa splatter e infine
qualche citazione a caso sistemando qualche accessorio ai classici
mostri di turno (le lingue che sembrano tentacoli di un polipo è
abbastanza scontato anche se ci piace sempre da vedere come
riferimento all'orrore cosmico che noi tutti conosciamo).
Una storia prevedibile, diretta a
livello tecnico in ottimo stato con una buona fotografia quasi tutta
giocata in interni, un cast che ce la mette tutta e un ritmo che
almeno riesce a tenere alto il livello di intrattenimento. Un livello
che però si abbassa di livello lentamente, rifugiandosi in territori
ormai abusati a dovere, che non sviluppa e caratterizza al meglio i
personaggi, spostandosi da Hazel a Katherine senza aver mai chiaro a
chi spetta il timone e in più senza avere quell'originalità che pur
non trattando un tema nuovo spesso riesce ad essere l'ancora di
salvataggio per horror d'esordio come questi.
Un film che tutto sommato divertirà
parecchio alcuni affezzionati che come me non hanno magari visto
quasi tutti i film di genere. Gli effetti in CGI si superano in
alcuni momenti diventando addirittura esagerati come le note musicali
pedanti e troppo invasive.
Certo il taglio gore lascia ben sperare
così come il cinema di genere e una pellicola che arriva da un paese
che non è tanto avvezzo all'horror.
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