martedì 20 dicembre 2022

Mio nome è vendetta


Titolo: Mio nome è vendetta
Regia: Cosimo Gomez
Anno: 2022
Paese: Italia
Giudizio: 2/5

Santo è il padre di Sofia, ragazza tenace che gioca a hockey in quel di Bolzano. Santo però è di origini calabresi e ama delle montagne soprattutto il silenzio, è infatti un uomo taciturno che nasconde più di qualcosa sul suo passato. Non ama farsi fotografare, ma la figlia scatta un'immagine di lui ben riconoscibile di nascosto e la posta sui social, senza immaginarne le conseguenze. Una cosca della 'ndrangheta è infatti sulle sue tracce dopo decenni dalla sua sparizione. Tanto da avvalersi di un esperto di informatica, che velocemente individua la foto e porta la cosca a scatenare una terribile rappresaglia contro Santo e la sua famiglia.
 
Gomez purtroppo non è uno dei nomi di spicco del cinema di genere nostrano. Le sue opere sono sempre ridondanti ed eccessivamente patinate mostrando tutto l'opposto di come potrebbe essere la realtà. Questo film ne è la palese evidenza, una via di mezzo pasticciata e ahimè pacchiana tra V PER VENDETTA, HANNA e LEON. Il risultato è un disastro, l'ennesimo revenge movie dove un ex ndranghetista cerca di rifarsi una vita nascondendo il suo passato da assassino professionista e quando vengono a cercarlo uccidendo moglie e cognato scambiandolo per lui parte in una lotta contro i suoi aguzzini dove nel mentre pur essendo ferito a morte cerca di insegnare alla figlia ad essere anche lei una final girls con tecniche di combattimento e uso dell'arma.
Se escludiamo la parte più emblematica nel suo wtf finale che è l'attacco di Santo contro la dimora dei nemici, aggirando telecamere e agendo in segreto come Splinter Cell abbattendo guardie come fossero birilli, il climax che chiude il film è qualcosa di senza senso dove Sofia stanando l'ultimo della casata con un numero che nemmeno NIKITA pensava di poter realizzare ( e Sofia è un'adolescente) tocchiamo veramente il fondo per spregiudicatezza e totale assenza di realisticità e senso del dove andare a parare.
Peccato perchè Gassman rende perlomeno fragile e cazzuto un personaggio davvero difficile da caratterizzare visti gli stereotipi in cui è rinchiuso.

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