Titolo: Zerozerozero
Regia: Stefano Sollima
Anno: 2020
Paese: Italia
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 5/5
Il traffico di droga e l'economia globale si intrecciano
in tre storie del giorno d'oggi unite dal viaggio di una nave che trasporta un
carico di cocaina. Sull'Aspromonte, l'anziano boss Don Minu acquista la partita
di droga per rinsaldare la sua leadership, ma è tradito dal giovane e ambizioso
nipote Stefano. A New Orleans, il broker dell'affare, Edward Lynwood, si
ritrova nei guai quando dall'Italia non arriva il pagamento pattuito, mettendo
a rischio la sua compagnia navale presso cui lavorano i figli Emma e Chris. In
Messico, le forze dell'esercito cercano di fermare l'avvio della spedizione, ma
al comando della squadra designata c'è il soldato 'Vampiro', anche lui al soldo
del Cartello.
Sollima è il nostro Michael Mann italiano. Ormai non si
può nascondere l’evidenza dei fatti. Un autore nato nel cinema e figlio del
cinema che sapendo aspettare è diventato la nostra garanzia, la forza più
importante nell’action nazionale e internazionale. Presentata a Venezia e
ancora una volta resa così attuale e importante dalla firma di un outsider come
Roberto Saviano e tutti i colleghi editor che lo hanno aiutato.
Zerozerozero è come se fosse la continuazione di un
percorso intrapreso con la seconda filmografia di Sollima. Mentre la prima
riguardava Acab, Suburra e GOMORRA 2, la seconda più matura e definita da una
politica d’autore ormai evidente nel suo modo di condurre le riprese e il ritmo
ha saputo dare i suoi frutti con lo stupendo Soldado (raro caso in cui il
sequel supera Sicario) e ora questa struggente serie di otto episodi che
vorresti non finisse mai.
Poche storie ma con tanti intrecci e vie secondarie,
scorciatoie, passaggi segreti che scelgono Italia, Messico e Usa con alcune
incursioni in Africa (Marocco e Senegal)
Una messa in scena minimale, pulitissima, una scelta di
cast che non poteva fare di meglio e parlo per tutte le parti coinvolte anche
sugli attori secondari, che mostra la vera crudeltà e gli interessi che muovono
le parti in causa e una violenza reale e mai nascosta inusitata e travolgente
in grado di far abbassare la testa a tutti i precedenti lavori dell’autore e
tanti film fantocci americani sul genere.
La serie spara molto in alto e in profondità, riesce ad
essere sempre verosimile e reale, crea una storia che riesce a rendere
interessanti e mai banali i flash forward con quel qualcosa in più nella
scrittura che si faceva difficoltà a credere, incasella così tanti colpi di
scena da rendere la trama un thriller, noir, giallo, dramma, poliziesco, una
esamina del narcotraffico, della ndrangheta e dei nuovi imprenditori americani
che vogliono inserirsi nel gioco del trasporto della droga senza sapere con
cosa avranno a che fare ma imparando molto in fretta.
Emma, Manuel e Don Minu sono il triangolo della
quintessenza di come vanno caratterizzati i personaggi con Emma che ha quel
qualcosina in più rispetto a tutti gli altri nelle vesti di una Andrea
Riseborough per cui bisogna solo godere di come riesce a dare peso e sostanza
al personaggio femminile che riesce a eguagliare e superare tutti dimostrando
una sofferta storia di perdite ma che riescono a farla diventare la più
importante e pericolosa. Il carico, la nave e le sue mille peripezie, sono solo
la traiettoria di fondo di una costosissima operazione commerciale e una lotta
per il potere più che per la cocaina in sé che di fatto non vediamo mai. In
questa ambiziosa operazione chi riuscirà ad uscirne vincitore e soprattutto
vivo, avrà il potere assoluto. L’accordo finale tra Emma e Don Minu e poi
Manuel tratteggia come le regole cambieranno perché una delle frasi che
sanciscono meglio l’enorme arco narrativo è proprio che non contano le leggi
(quelle sono per i deboli) ma contano solo le regole. Giochi di potere, cambi
all’ultimo, personaggi sempre molto complessi e impegnativi ma mai sopra le righe
che giocano sui meccanismi psicologici e umani facendo parte di un gioco
gigantesco difficile da pensare che abbia portato a dei fasti e risultati di
questo tipo.
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