Titolo: Bad boys 2
Regia: Michael Bay
Anno: 2003
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Mike Lowrey e Marcus Burnett, agenti della narcotici di
Miami, hanno vite ed inclinazioni diverse ma accomunate dalla scelta di servire
la giustizia nella lotta contro il crimine. Questa volta sono alle prese con un
grosso trafficante di stupefacenti cubano, Johnny Tapia, che con la sua
organizzazione smercia ecstasy a mezza Miami. Tra raduni del Ku Klux Klan e
incursioni a Cuba, i due ne vedranno di tutti i colori: non bastassero i
criminali, ci si mette anche Syd, che oltre ad essere un'agente infiltrata
nella cricca di Tapia all'insaputa del fratello Marcus, è anche troppo sexy
perché Mike possa restarle indifferente…
Michael Bay è uno dei peggiori registi della storia. Un
cazzaro abile solo a distruggere tutto con blockbuster discutibili dove
dominano le macchine e gli effetti speciali. Le sue uniche pillole meno gravi
forse rimangono questi due buddy movie e THE ROCK che almeno osava qualcosa pur
spettacolarizzando l’America in un film che sullo sfondo aveva tanti
ingredienti reazionari.
Il problema di Bad Boys è quello in primis di avere due
protagonisti esageratamente ridicoli nel prendersi sul serio, nel tirarsela a
tutti i costi e nel non avere un solo elemento da ricordare e una
caratterizzazione da manuale della denuncia. Ridicoli loro, tutto il resto è
fumo e scorribande, sparatorie inutili, accenni al Ku Klux Klan in modo davvero
patetico dove forse l’unico elemento era scoprire un attore come Michael
Shannon quando faceva cose brutte prima di passare alla serie A del cinema.
Stormare e Mollà ridicolizzati con personaggi mai
approfonditi a dovere e un palcoscenico di maestranze utilizzate male senza
avere una sceneggiatura e un’idea di cinema in cui credere.
Passi in alcune scene Lawrence, ma Smith è davvero
insopportabile, uno degli attori peggiori della sua generazione, stimato da una
pletora di pubblico che non sa cosa significa recitare
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