Titolo: Brawl in Cell Block 99
Regia: S. Craig Zahler
Anno: 2017
Paese: Usa
Giudizio: 4/5
Bradley, un ex pugile, perde il lavoro
come meccanico di auto, e anche il suo tormentato matrimonio è in
pericolo. In questo momento difficile, non vede davanti a sé altre
scelte se non quella di lavorare come corriere per un trafficante,
sua vecchia conoscenza. La situazione migliora fino al giorno
tremendo in cui si trova coinvolto in una sparatoria tra un gruppo di
poliziotti e i suoi spietati alleati. Bradley è gravemente ferito e
finisce in prigione, dove i suoi nemici lo costringono ad atti di
violenza che trasformeranno quel posto in un brutale campo di
battaglia.
Zahler lo aspettavo al varco sperando
che dopo l'ottimo Bone
Tomahawk, uno dei western
più cattivi in assoluto della passata stagione assieme a Outlaw
and angels, riuscisse a
regalarci un'altra perla.
Un vero viaggio negli inferi. E'davvero
spiazzante e sbalorditiva la quantità di sofferenza e rabbia
presente in questo film, senza contare ovviamente la violenza.
Bradleyè una macchina che non accetta
compromessi e che arriva dritto al punto a suon di combinazioni di
boxe e altre tecniche decisamente astute di chi conosce il mestiere.
Pur avendo visto innumerevoli
prison-movie, non mi sono mai trovato di fronte a qualcosa che
riuscisse a farmi star male. Un male positivo che nonostante la
lunghissima serie di elementi non-sense presenti nel film e una
sceneggiatura che se ne frega della realisticità dei fatti (quasi
tutti sopra le righe ed esagerati) il film sembra essere interessato
solo a riprendere questa carneficina che non risparmia nessuno dalle
guardie ai detenuti e a chiunque ostacoli la "redenzione"
del protagonista.
Un film che spesso e volentieri proprio
nelle scene di violenza, per quanto girate in maniera impressionante
e in alcuni casi decisamente realistiche, deraglia più volte sullo
splatter (crani spappolati, arti spezzati come fossero grissini) come
a voler sottolineare la poetica di inabissamento verso la morte
(attraverso l’ultra violenza), percorso necessario, inevitabile, per
riscattare esistenze in bilico.
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