Titolo: Late Phases
Regia: Adrian Garcia Bogliano
Anno: 2015
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Ambrose McKinley, un cieco veterano di
guerra, si trasferisce in una piccola comunità in cui i residenti
muoiono in numero sempre più crescente, vittime, a quanto sembra,
degli attacchi di alcuni cani. Dopo essere a sua volta scampato ad un
attacco, durante la sua prima notte nella nuova casa, Ambrose scopre
che i colpevoli non sono cani, ma creature molto più terrificanti.
Datemi Nick Damici è io ve ne sarò sempre riconoscente anche in questa versione cieca che sembra citare tra le righe Bubba Ho-Tep.
Il braccio destro del fedele Jim Mickle
che speriamo di vedere al più presto (visto che è solo uno dei
nuovi registi emergenti horror davvero in gamba) non capita di
vederlo spesso soprattutto nei lungometraggi quando non è impegnato
come sceneggiatore ad esempio nella serie Hap
& Leonard-Season 1. In
Late Phases fa la parte di un cieco che si trova dopo un incidente a
dover passare il resto dei suoi giorni in un paesino con altre
persone della terza età come lui e dove manco a farlo apposta
arrivano una lunga serie di efferati omicidi compiuti da un
licantropo.
Damici significa anche vecchia scuola
il più delle volte come Bogliano ci tiene a mettere in scena. Dalle
atmosfere anni '80, al make-up dei licantropi a metà tra Lobos
De Arga e i GREMLINS e
alle mille citazioni tra le righe che richiamano Dante e Landis.
Un cast che include anche Tom Noonan e
Larry Fessenden, una trasformazione in lupo girato in un unico piano
sequenza girato con una certa maestria.
Tutto ma proprio tutto sembra ricordare
i vecchi film di genere senza contare il climax finale scontato ma
che sembra o meglio mi ha ricordato LUNA DI MIELE STREGATA con Gene
Wilder.
Alla fine dopo alcuni minuti in cui il
film si dilunga senza un perchè arriviamo allo scontro vero, quello
che però anzichè far paura butta tutto sulla parodia volontaria o
involontaria che sia.
Da qui potrebbe essere divertente per
qualcuno e noioso e senza un perchè che ne giustifichi gli intenti
per qualcun altro come me che alla fine si trova di fronte
all'ennesimo film nostalgico senza pretese e la voglia di poter
narrare qualcosa di nuovo o che almeno abbia degli elementi
originali.
Nessun commento:
Posta un commento