Titolo: Sword of the stranger
Regia: Masahiro Ando
Anno: 2007
Paese: Giappone
Giudizio: 4/5
Film incentrato sulla storia di un
elisir di vita eterna e di un'antica profezia, è anche il racconto
dell'amicizia tra due persone con un passato tragico: un fiero e
potente samurai senza nome, che ha fatto voto di non sguainare più
la spada, e Kotaro, un orfano che ha come unico amico il suo fedele
cane Tobimarou.
L'animazione pur con meno titoli
rispetto a una volta è sempre in grado di regalare pellicole
affascinanti. Anche dopo l'addio del maestro dello studio Ghibli, i
nipponici continuano ad essere tra i massimi esperti in assoluto sul
genere e sulle trame che la compongono.
Sword of the stranger nella sua
semplicità, nella sua apparente semplicità riesce ad essere un
viaggio di formazione e di crescita importante e mai troppo
prevedibile.
Un viaggio nel giappone feudale con
arie da western, quelle arie che già incuriosirono Leone guardando i
film sui samurai di Kurosawa interpretati dallo straordinario Mifune.
Rispetto ad alcuni suoi coetanei come
NINJA SCROLL eliminandone però qualsiasi componente favolistica o
sovrannaturale, per storicità è più lineare con KENSHIN, dimostra
di essere un solidissimo anime-action di ambientazione storica,
strutturando continuamente i paradossi di un'amicizia tra adulto e
bambino in maniera elementare quanto strettamente funzionale e
avvincente oltre che commovente in alcuni passaggi.
Gli ingredienti della storia poi sono
quelli abbastanza ricorrenti nei racconti di genere: un samurai
solitario con un passato da dimenticare, un bambino in fuga da
qualcosa che ne minaccia l’incolumità, un animale-totem, nemici
-spesso sadici- a profusione , in cui per il concetto di onore e per
quello di voler conoscere i propri limiti, solo uno potrà scontrarsi
con il protagonista-eroe.
L'animazione nipponica come sempre si
distingue per il suo impatto visivo, per il suo bisogno di
sottintendere il sacrificio e quindi allo spettatore non vengono
risparmiati ettolitri di sangue sparati dalle arterie ad altissima
pressione, teste mozzate, spade conficcate nei crani, frecce capaci
di passare un corpo da parte a parte e infine arti staccati di netto
dai corpi.
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