Titolo: Sapore di ruggine e ossa
Regia: Jacques Audiard
Anno: 2012
Paese: Francia
Giudizio: 4/5
Nel nord della Francia, Ali si ritrova
improvvisamente sulle spalle Sam, il figlio di cinque anni che
conosce appena. Senza un tetto né un soldo, i due trovano
accoglienza a sud, ad Antibes, in casa della sorella di Alì. Tutto
sembra andare subito meglio. Il giovane padre trova un lavoro come
buttafuori in una discoteca e, una sera, conosce Stephane, bella e
sicura, animatrice di uno spettacolo di orche marine. Una tragedia,
però, rovescia presto la loro condizione.
Audiard è sicuramente da annoverare
tra i più importanti registi francesi di questi ultimi anni.
Sembra proprio che i suoi ultimi film
cerchino sempre più di elevarsi, a volte esagerando e senza trovare
per tutta la durata una coerenza interna, ma insistendo su una
politica e degli intenti robusti e cinematograficamente eccelsi e
funzionali.
Prima di DEEPHAN e dopo IL PROFETA,
questo film di redenzione, continua e insiste sui temi cari al
regista, senza però portarli alle estreme conseguenze, ma
monitorando una storia di disgrazie e di speranza, in un melodramma
che non è mai romantico e banale, ma teso e intenso come la
scioltezza dei dialoghi e le azioni dei suoi protagonisti.
Bravissimi e intensi i protagonisti.
Matthias Schoenaerts sembra per certi versi il personaggio di
BULLHEAD ma con meno ormoni e più cervello. La Cotillard è sempre
eccezionale così come anche Bouli Lanners, attore purtroppo sempre
in secondo piano.
E'un film senza tregua che non da mai
pace ai suoi personaggi, vuoi perchè troppo carichi di adrenalina,
ed è questa la scintilla che come per il cinema di Audiard, mischia
insieme dramma e azione, sempre disomogenei e mai bilanciati, ma allo
stesso tempo grezzi e affascinanti.
Dalla seconda metà in poi dopo gli
incidenti scatenanti, le maschere che vacillano dei personaggi e una
normalità apparente, la forza di tutto ciò che diventerà il
riscatto e il disegno della provvidenza sulle spalle dei personaggi,
diventa la parte migliore, dove la simbiosi tra Ali e Stephane trova
tutta la sua carica esplosiva.
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