venerdì 29 gennaio 2016

Sicario

Titolo: Sicario
Regia: Denis Villeneuve
Anno: 2015
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Un'imboscata dell'FBI rivela molto piu' di quanto era previsto: lo spettacolo orripilante di decine di cadaveri nascosti nei muri e con la testa sigillata in sacchetti di plastica. Per allargare la squadra che va a caccia dei mandanti di quel massacro la CIA arruola Kate, la giovane agente dell'FBI che ha partecipato all'imboscata rivelatrice, anche se lei è un'esperta di rapimenti mentre la squadra combatte da tempo contro il cartello messicano della droga. È l'inizio di una discesa agli inferi che coinvolgerà tutti i servizi segreti statunitensi (e la coscienza di un Paese) disposti a trasgredire ogni regola e a sacrificare ogni parvenza di umanità pur di mantenere il controllo (ma senza alcuna volontà di debellare il Male).

Sicario parte da un dato di fatto che allo stesso tempo è un sintomo che gela il sangue: il narcotraffico ha vinto.
Gli eroi non esistono e le politiche servono solo a cercare di mantenere una calma apparente.
I cartelli della droga detengono il potere e continuano le loro faide interne.
I servizi segreti americani possono solo rimanere a guardare e prendersi una piccola fetta senza però mettere troppo scompiglio.
Per il resto servono nuove reclute da usare come soldatini per superare il confine dal momento che l'Fbi ha le mani legate e quindi i federali sono merce preziosa.
Villeneuve è un regista che sa il fatto suo e sembra focalizzarsi su alcune tematiche che ripropone con schemi diversi in tutti i suoi interessanti film usciti finora.
La volontà di mantenere un ordine a tutti i costi e la consapevolezza di trovarsi sempre e comunque di fronte ad un caos inarginabile, sembrano essere i due perni della sua politica d'autore.
Senza nessun dubbio, Sicario è il più cinico di tutti, senza cadere in nessuna trappola, ma cercando di mantenere tutto privo di una morale, in una messa in scena codificata, senza catarsi e riscatto dei personaggi, come in un limbo in cui a parte Kate, tutti sembrano disumanizzati.
A livello tecnico il regista è bravo con una regia e una resa visiva eccelsa che non può che migliorare rispetto ai film precedenti (complice l'allargamento di confini) e strizzando l'occhio per alcuni aspetti alla Bigelow e Mann.
Il cast è delizioso e Del Toro fa gli straordinari risultando doppiamente inquietante, almeno fino alla scena della sua vendetta che sembra davvero un pò esagerata e indubbiamente destabilizza l'atmosfera del film. Brolin è un marmo, così come la paura e lo smarrimento espressi sul volto della Blunt danno ancora più enfasi al mood perfetto del film.



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