Titolo: Famiglia Belier
Regia: Eric Lartigau
Anno: 2014
Paese: Francia
Giudizio: 4/5
Tutti i componenti della famiglia
Belier sono sordomuti tranne Paula, la primogenita di 16 anni. Paula
è un'interprete indispensabile per i suoi genitori e il fratello
minore, preziosa per il funzionamento della loro fattoria. Un giorno,
spinta dal suo insegnante di musica che ha scoperto il suo dono per
il canto, decide di fare le selezioni per una nota scuola di canto
parigina. Una scelta di vita che significherebbe la distanza dalla
sua famiglia e un passaggio inevitabile all'età adulta.
Un film che vi farà stare bene.
A volte basta già solo questo per
sentirsi in armonia senza prendersi troppo sul serio.
Lartigau lo sa è sceglie una strada
semplice con pochi ostacoli ma unendo grazie ad una sceneggiatura
solida, un percorso di formazione e un quadro familiare che mescola
con perfetta misura ironia drammatica, disfunzioni, pregiudizi e
canzoni.
Oltre a queste componenti il merito
della regia è di conoscere bene i meccanismi della commedia
goliardica e dei vari melò riuscendo a girare il suo film migliore.
Aiutano poi sicuramente un umorismo non
sempre politicamente corretto, con alcuni dialoghi scoppiettanti e il
sesso tra i genitori visto con una libertà e una disinvoltura
notevole.
I problemini invece compaiono quando
c'è la musica di mezzo, è allora lì si,diventa un po troppo
strappalacrime e sdolcinato cercando un equilibrio difficile che il
regista non riesce bene a dosare senza contare alcune situazioni ai
limiti del reale e dei personaggi che diventano subito caricature
come l'insegnante di musica, il sindaco e il ragazzo di cui si
innamora Paula.
La riflessione e la qualità più alta
del film rimane la cura del rapporto familiare e tutto ciò che ne
deriva e ne comporta.
Sembra alle volte quasi inverosimile
che esistano nuclei del genere, ma forse e anche qui bisogna dare
atto al film di essersi superato, di portare l'handicap non come un
ostacolo all'interno della famiglia con "diverse abilità",
ma anzi una spinta propulsiva a godere a pieno della vita e mettersi
in gioco ancora di più senza mai mollare.
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