Titolo: Sons of Anarchy
Regia: AA,VV
Anno: 2008-2014
Paese: Usa
Stagioni: 7
Giudizio: 4/5
Le peripezie di una banda di
motociclisti del profondo sud americano alle prese con traffico di
armi e faide tra bande.
In una cittadina dell’America rurale
del New Mexico, Charming, una banda di motociclisti dediti al
traffico d’armi, fa base ormai da due decenni. Lo sceriffo del
luogo, Unser, è connivente con il leader del gruppo, Clay, convinto
che questo sia un piccolo prezzo da pagare per avere un’oasi felice
in cui i cittadini di Charming possano vivere senza problemi.
Ma il cambiamento, o il progresso, è in agguato.
I vecchi accordi sembrano lentamente sgretolarsi sotto la pressione di nuovi interessi. Il vice sceriffo Hale non è disposto a seguire i vecchi accordi e all’interno dei Samcro, il figliastro di Clay, Jax, nuovo leder designato, non è convinto che la strada intrapresa dal club sia quella segnata a suo tempo dal padre, fondatore del gruppo morto in circostanze misteriose.
Ma il cambiamento, o il progresso, è in agguato.
I vecchi accordi sembrano lentamente sgretolarsi sotto la pressione di nuovi interessi. Il vice sceriffo Hale non è disposto a seguire i vecchi accordi e all’interno dei Samcro, il figliastro di Clay, Jax, nuovo leder designato, non è convinto che la strada intrapresa dal club sia quella segnata a suo tempo dal padre, fondatore del gruppo morto in circostanze misteriose.
Gemma la madre di Jax ha fatto di
tutto, compreso risposarsi con Clay, per far si che Jax diventasse
l’uomo freddo e spietato che lei vorrebbe a capo del gruppo, ma il
ritorno in città della vecchia fiamma di Jax, Tara, che aveva deciso
di abbandonare questo tipo di vita rischia di mettere a repentaglio
il suo “lavoro”.
Come se non bastasse da un lato l’FBI, guidata dall’agente speciale Stahl, è sulle tracce dei Sons con la speranza di arrestare i leader dell’IRA che forniscono le armi spacciate dai motociclisti.
Dall’altro un’organizzazione di ariani ha deciso di mettere le mani sulla città per usarla come base per spacciare droga.
La guerra per i Sons è aperta su molti fronti, compreso quello interno dove Clay e Jax hanno in mente strade opposte per il club.
Come se non bastasse da un lato l’FBI, guidata dall’agente speciale Stahl, è sulle tracce dei Sons con la speranza di arrestare i leader dell’IRA che forniscono le armi spacciate dai motociclisti.
Dall’altro un’organizzazione di ariani ha deciso di mettere le mani sulla città per usarla come base per spacciare droga.
La guerra per i Sons è aperta su molti fronti, compreso quello interno dove Clay e Jax hanno in mente strade opposte per il club.
Samcro: Sons of Anarchy Motorcycle Club
Redwood Original.
Dal 2008 al 2014 c'è stata questa
serie strutturata in sette stagioni che mi conquistò, stranamente,
visto che non amo troppo le serie tv.
I motivi che mi colpirono furono molti.
Il fatto che sia sempre stata snobbata dall'Academy perchè pensavano
che fosse ingenua e forse tendenzialmente reazionaria, oltre essere
sempre stata digiuna di qualsiasi riconoscimento o premio.
Sons of Anarchy mi ha lasciato spesso
con il fiato sospeso, ha smosso in me diversi sentimenti, ha saputo
portare a casa alcuni colpi di scena importanti e più di tutto ha
lavorato e ha saputo mantenere una coerenza dall'inizio alla fine.
Un universo di personaggi
indimenticabili che ancora adesso mi riporta a pensare ad alcuni di
loro, alla crescita, l'evoluzione e la magnifica caratterizzazione.
Due note sul cast. Dal poco conosciuto
Hunnam, carismatico e caucasico per eccellenza (una sorta di Brad
Pitt) che in passato si era fatto notare per alcuni film (HOOLIGANS,
RITORNO A COLD MOUNTAIN,CHILDREN OF MEN) e i validissimi attori di
secondo piano visti milioni di volte anche sul grande schermo come
Ron Perlman, Tommy Flanagan, Mark Booner Jr. e Kim Coates, giusto per
citarne alcuni, oltre all’incredibile Katey Segal (peraltro
vincitrice di un Golden Globe proprio per questo ruolo), già moglie
di Sutter.
Non mi piace commentare stagione per
stagione, oppure episodio per episodio (come fanno molti blogger)
preferisco lasciare che la nostalgia e le impressioni facciano la
loro parte scrivendo queste poche righe per trasmettere l'importanza
e la forza di questa incredibile serie targata Fx (FARGO, AMERICAN
HORROR STORY, SHIELD, STRAIN, AMERICANS, WILFRED).
Sons of Anarchy è un viaggio on the
road capace per ben sette stagioni di lasciare con il fiato sospeso.
E saranno le moto (rigorosamente Harley Davidson), sarà
l’incredibile realismo, ma l’appeal di questo prodotto è
piuttosto trasversale.
La tragedia narrata da Kurt Sutter ha
preso spunto dalle vicende di una banda di motociclisti delinquenti e
farla diventare materiale da epica moderna, con una sua mitologia e
simbolismi propri, raggiungendo un traguardo insperato non era
affatto un compito semplice. Non è un caso che proprio Sutter si sia
staccato e abbia intrapreso questa strada, nato e cresciuto
nell’America del New Jersey, quella sorta di landa ai limiti della
metropoli più grande del mondo, che racchiude una criminalità
organizzata dall’alba dei tempi. Facile quindi creare quelle trame
complesse e soprattutto che coinvolgono aspetti anche innovativi
(come un'intera stagione sull'IRA).
Costellato di imperfezioni,
sentimentalismi a volte forzati, la serie ha comunque saputo essere
sempre intensa ed emozionante trovando nel sangue, nell'essere
brutale, violenta e a volte insensata, colpendo però con spietatezza
in numerose occasioni.
Con le dovute citazioni e prese in
prestito, Sutter partendo da un giovinotto come Jax, ha saputo
trasformare la sua storia in un viaggio dell'eroe, in un percorso di
formazione e redenzione straordinario, citando sotto le righe AMLETO
e portando ad alcune riflessioni che non sembrano fare parte
dell'universo delle gang criminali e dei motociclisti puntando invece
su un discutibile codice d'onore che in America e tra le gang ha un
enorme significato
Sons è proprio la storia di uno dei
figli di quella cultura in perenne conflitto tra quello che è,
quello che vorrebbe diventare e quello che gli altri si aspettano che
diventi.
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