Titolo: Kingsman-Segrete Service
Regia: Matthew Vaughn
Anno: 2015
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Tratto dall'omonimo fumetto di Mark
Millar, è la storia di un'organizzazione supersegreta britannica che
recluta e forma spie. L'agente Harry Hart inserisce nel programma di
formazione il giovane Eggsy, un ragazzo rude ma di grandi
potenzialità, figlio di un suo amico morto anni prima durante una
missione. Insieme dovranno impedire al geniale Richard Valentine di
portare a termine il suo folle compito di "salvare" il
mondo.
Kingsman è stupido, ma quello si
sapeva. Dunque vederlo significa aspettarsi un giocattolone che fa il
filo ad un buon fumetto. C’è un nutrito manipolo di attori, la
storia è tutto tranne che incalzante ma l’azione fa da vettore su
cui si concentra tutto quello che uno può immaginarsi.
Eppure non c’è un minimo di violenza
(il top del non-sense sono le teste che esplodono con nuvole
psichedeliche) come succedeva già per la trasposizione dell’ottimo
WANTED purtroppo diventato un Blockbuster becero (ora i Blockbuster
non esistono più, ma questo sarebbe stato praticamente identico).
L’ennesima pellicola di Vaughn, un Ritchie di serie B, è patinato
e adattabile a qualsiasi target in modo da fare il botto solo al
botteghino ma non con i fan del fumetto, ancora una volta umiliati.
Più British di così poi si muore.
La
scena che ho apprezzato di più è quella nel finale, un po’
sessista, in cui la principessa dice al ragazzotto spia protagonista
(un attore di cui probabilmente non sentiremo più parlare vista
l’arroganza di fondo) che se sarà liberata potrà essere inculata,
e così accade. Beh uno humor irriverente, colto, ma che alla fine
soddisfa i palati.
Vaughn di buono ha fatto KICK-ASS e poi
basta, anche X-MEN a parte gli effetti speciali ha stufato ed è
diventata quella tipica saga in cui vari registi si passano il
testimone pensando che stiano, come per i comics in quest’ultimo
periodo, attuando una politica degli autori….
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