venerdì 11 gennaio 2013

Cockneys vs Zombies

Titolo: Cockneys vs Zombies
Regia: Matthias Hoene
Anno: 2012
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 3/5

Londra, giorni nostri. Una banda di esperti ma scalcagnati scassinatori di banche riesce ad aprire un caveau di sicurezza chiuso da oltre 350 anni... liberando un'armata di zombie sulla città.
Ora dovranno riuscire a sopravvivere tra le strade della metropoli invase dai morti viventi...

E’proprio vero che anche gli zombie hanno davvero cominciato a rompere il cazzo. Ormai sono presenti tutte le salse: zombie lenti, zombie veloci, zombie stupidi, zombie intelligenti, zombie nazisti, zombie francesi, zombi inglesi, zombie cileni, zombie giapponesi e coreani, zombie best - friend, zombie che non sanno di esserlo, meta-zombie, e la lista potrebbe continuare all’infinito.
Ci sono almeno tre elementi assolutamente irriverenti dell’opera prima di Hoene che ovviamente non è tra quei film di zombie che hanno rotto le palle.
Il primo e la terza età, il gruppo nella casa di riposo che contrasta l’orda e la scena del vecchio inseguito dallo zombie vale da sola la visione del film, anche se non sono proprio i vecchi i protagonisti ma ancora una volta un gruppetto di stupidi cockneys (londinesi proletari che vivono nell’Est End della città e parlano il cockney, dialetto londinese che consiste nel mangiarsi più parole possibili e dire parolacce) che improvvisano una rapina.
Poi c’è l’abbondante dose di splatter e degli ottimi effetti in c.g. anche se alle volte esagerano inghiottendo lo schermo e infine Alan Ford con una caratterizzazione memorabile.
Quando il survival horror sposa la crime comedy britannica strizzando l’occhio al film cult di Edgar Wright allora il risultato è in parte assicurato. Partendo dall’amore per CREEPSHOW con la scena della bara e subito intuibile dove il film vuole andare a parare. A differenza però del film di Wright mentre quello è costipato di parodia e banalità importantissime, questo è il perfetto connubio tra le due scuole di zombie e non ha caso a metterla in tavola sono proprio gli inglesi che ultimamente tirano fuori conigli dal cappello magico neanche fossero degli illusionisti del cazzo.
Ironia semplice e sottovalutata dovrebbe essere la log-line sotto la locandina del film che in sintesi con dei dialoghi sempre equilibrati mette a punto tutte le dovute clausole di come si sconfiggono gli zombie del cazzo. Una comunque delle cose più belle del film è che i protagonisti sanno chi sono gli zombie, cosa sono, come ammazzarli e nel 2013 data la mole imponente di film di genere che si è abbattuta sul mercato era doveroso che almeno qualcuno ne fosse a conoscenza.
C’è qualcosa poi di Ritchie nello stile e qualche strizzata al BUBBA HO TEP di Coscarelli nell’opera di Hoene.







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