lunedì 2 gennaio 2012

Ragazzo con la bicicletta


Titolo: Ragazzo con la bicicletta
Regia: Dardenne
Anno: 2011
Paese: Belgio
Giudizio: 4/5

Cyril ha quasi dodici anni e una sola idea fissa: ritrovare il padre che l’ha lasciato temporaneamente in un centro di accoglienza per l'infanzia. Incontra per caso Samantha, che ha un negozio da parrucchiera e che accetta di tenerlo con sé durante i fine settimana. Cyril non è del tutto consapevole dell'affetto di Samantha, un affetto di cui ha però un disperato bisogno per placare la sua rabbia.

Un altro film sul sociale, un altro film sull’infanzia incompresa, sulla capacità dei due registi belgi di inquadrare con un occhio senza remore e senza prese di posizioni e cogliere gli aspetti salienti di un protagonista e di quella fase dell’adolescenza che Palahniuk definisce l’era glaciale della stupidità.
 Al loro sesto film i Dardenne dimostrano di credere e scommettere sui destini incrociati di apparenti sconfitti, personaggi lasciati ai margini, derelitti del sociale, costretti a prendersi a pugni con la vita senza accettare costrizioni e senza lasciarsi assoggettare dal mondo degli adulti.
La svolta ancora una volta è l’amore, la capacità di alcuni individui di prendersi il fardello e crederci dimostrando che in questa dura e anomala post-modernità esistono ancora eroi del sociale e si crede ancora in una mappa di valori che per alcuni di noi non tramonteranno mai.
Se i registi trovano in una parrucchiera la risposta a un’istituzione e degli enti incompetenti che non sanno cosa fare oppure non hanno tempo per investire su delle scelte difficili e laboriose che semplicemente significano assumersi le proprie responsabilità allora la critica assume un aspetto feroce. Vengono colpiti e inquadrati tutti, dal padre agli assistenti sociali agli istituti formativi e gli stessi istitutori. Diventa facile allora credere che Cyril diventi la pedina perfetta per il gioco di bulli e ragazzi che riescono con molta semplicità a influenzare la confusa psiche del giovane.  Senza mai dimenticarsi che dall’assenza della madre (su cui non viene spesa una parola) alla disperata ricerca di una persona che lo sappia amare Cyril fa quello che spesso fanno anche gli adulti ovvero seguire la corrente e lasciarsi trasportare dalla bici(vero mezzo di evasione del protagonista) lottando contro tutti gli attentatori alla sua libertà di decidere.

Nessun commento:

Posta un commento