Titolo: Suffering Bible
Regia: Davide Pesca
Anno: 2018
Paese: Italia
Giudizio: 2/5
Il film è diviso in 5 atti (dedicati,
ognuno, a un comandamento). A questi si aggiunge un sesto segmento
che fungerà da introduzione e anche da epilogo.
Il cinema di Davide Pesca ha evidenti
limiti di budget il che comporta una messa in scena piuttosto
amatoriale ma curata nei dettagli come solo un regista che ama i suoi
progetti è in grado di fare.
L'autore del progetto vanta i meriti
migliori sicuramente negli aspetti tecnici a dispetto di una
scrittura che riserva diverse lacune e non riesce sempre ad essere
pungente o funzionale alla vicenda narrata. C'è da dire che quando
si intraprendono gli estremi percorsi del gore e dello splatter è
difficile cercare di ritagliarsi una sceneggiatura valida dal momento
che è altra la materia da promuovere. Pochi in passato ci sono
riusciti e parlo di maestri come Buttgereit nel bellissimo Schramm
o Der
Todesking con cui il film
di Pesca ha alcuni elementi in comune col secondo citato e non parlo
solo della divisione in capitoli.
E'la prima volta che mi avvicino al
cinema di questo outsider italiano, diversamente il cinema
indipendente amatoriale italiano continua a profusione a ritagliarsi
produzioni, purtroppo auto finanziate, con progetti che rischiano di
non essere mai distribuiti.
All'interno del progetto non mancano
alcune citazioni come quelle ad un certo tipo di cinema sempre
indipendente e grottesco come quello di Cipri e Maresco oltre al già
citato Buttgereit. Difficile non notare la somiglianza in un cristo
grasso e laido. Poche location, ambienti malsani con una scenografia
ridotta all'osso che in un qualche modo serve ad aumentare lo
smarrimento fisico dei personaggi. C'è tanta voglia e ricerca di
promuovere una visione dell'estasi mistica, in questo caso la
tortura, il sangue e la carne diventano simboli importanti di
un'ideologia religiosa malata.
Martiri ma senza chiamare in causa il
capolavoro di Laugier (vi prego) qui siamo in altri territori, in
lande desolate dove l'avvicinamento alla santità, alla salvezza e al
divino passa attraverso il sacrificio, ma senza quella ricerca che ha
portato Anna a scoprire quel passaggio segreto nel sotterraneo.