Titolo: Mondomanila
Regia: Khavn de la cruz
Anno: 2012
Paese: Filippine
Giudizio: 4/5
Nato come racconto, premiato al Palanca
Awards for Literature (importante premio letterario filippino),
Mondomanila è il risultato di 9 anni di lavoro immersivo in cui
Khavn ne ha realizzato per il cinema diverse versioni, prima come
corto, poi come serie a episodi e infine come lungometraggio. Una
commedia nera dai toni iperrealisti incentrata sulla figura di Tony
de Guzman, un antieroe per cui la vita è corta, brutale e mai dalla
tua parte. La sua filosofia è "prendi quello che puoi e quando
puoi, godi e fotti il sistema". Nel brutale circo dei
bassifondi, prostitute, yankee pedofili, casalinghe sole, tossici, e
omosessuali, sono la sua unica famiglia.
Mondomanila è un trip andato a male.
Una galleria d'immagini abbastanza
strazianti e di una ferocia e un nichilismo ai limiti estremi.
Il livello di degrado, di violenza, di
sopravvissuti che cercando qualsiasi modo per drogarsi e sopravvivere
mangiando topi in un ammasso di lamiere unito a tanti squardìci, mai
belli, diventano la cartina di questa capitale in cui non sembrano
esistere, almeno per i giovani, freni inibitori.
Il lavoro di De la Cruz avrà avuto
sicuramente molti problemi, traversie produttive strane e molto
lunghe e tutta una serie di nemici tra cui il governo filippino che
dalle immagini sembra proprio fregarsene del destino degli abitanti
della capitale.
Ragazzini che vogliono fare solo sesso
avendo rapporti con animali e poi uccidendoli, nani che si prestano
ad ogni tipo di cose, fratelli minori che per aiutare la mamma si
prostituiscono dicendo che in realtà fanno massaggi e tossici
degenerati che si danno al rap.
E'un calvario Mondomanila
attraversandola sembra di trovarsi accanto una Sodoma un pò più
moderna e globalizzata ma dall'altra parte è un grido disperato di
aiuto contando che la maggior parte dei protagonisti sono poco più
che ragazzini.
Il ritmo poi è scoppiettante, molto
velocizzato e con frame sparsi presi un po ovunque con alcune qualità
di girato non proprio pulite. Complice una colonna sonora disperata
che sembra buttare tutto ancor di più nel caos.
"Non spero necessariamente che
Mondomanila ispiri questa generazione, ma spero davvero che toccherà
il prossimo. Sì, c’è la realtà presente, ma c’è sempre anche
la speranza che questa realtà possa cambiare a un certo punto. Se
tutto va bene, Mondomanila consentirà questo alle persone, perché
fare affidamento sui leader non sempre funziona: a volte bisogna
farlo da soli." (Khavn)
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