Titolo: Howling
Regia: Joe Dante
Anno: 1981
Paese: Usa
Giudizio: 4/5
Un lupo mannaro imperversa per una
città americana, finché la polizia non lo abbatte, con l'aiuto di
una coraggiosa giornalista. La ragazza però riporta uno shock, da
cui pensa di cavarsi con un breve soggiorno in una clinica sui monti,
diretta da un simpatico dottore.
Dante al suo secondo film si cimenta
con l'horror e in particolare sui licantropi scegliendo
un'ambientazione metropolitana e al passo coi tempi. Il plot non è
male, l'inizio è incredibile e originale e a pensarci bene anche la
struttura della storia riesce a coinvolgere sempre lo spettatore
alternando dramma, humor, scene morbose e poi forse quel momento cult
dell'accoppiamento nella foresta.
A pensarci bene poi il licantropo qui
in particolare sembra agire proprio come i vampiri contaminando
velocemente la vittima, dove predomina una doppia identità e il
magnetismo animale sembra fare il resto. Rob Bottin cerca di
sperimentare al meglio regalando sicuramente alcuni make up originali
al passo coi tempi e precursori di un'immaginario sulla bestia
contagiando diversi film a venire anticipando Landis. Su Rob Bottin
dal momento che questo risulta una sorta di battesimo del fuoco vi
lascio un paio di info. Messo su un gruppo di venticinque tecnici
– che per un film a basso budget è una cifra importante – Bottin
comincia a sfornare materiale su materiale. Almeno quindici sculture
di testa di lupo mannaro vengono create prima di trovare un risultato
soddisfacente, mentre vengono prodotti meccanismi basculanti e
ingranaggi mobili per creare una testa umana che si trasformi in
canide peloso. I suoi tecnici fanno proposte che Bottin rifiuta: roba
già vista, c’è bisogno di qualcosa di nuovo. Raccontano i suoi
collaboratori che a volte arrivavano la mattina a studio e scoprivano
che Rob aveva passato lì tutta la notte, a buttar giù idee ma
soprattutto alla disperata ricerca della forma perfetta di lupo
mannaro. Un lavoro duro che finisce con un apparato meccanico,
protesico e addirittura dentario come nessun altro film simile ha mai
mostrato. Tutto ciò che si vede su schermo è stato ideato da un
giovane genio che è entrato in punta di piedi in una piccola
produzione e ne è uscito seduto sul trono del re.
Dopo aver visto The Howling, Ridley
Scott si dice che quello che ha curato gli effetti speciali è
proprio il tizio giusto che gli serve per Legend(1985).
Nessun commento:
Posta un commento