Titolo: Exorcist-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2016
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 10
Giudizio: 2/5
Dramma dai toni sovrannaturali: una
moderna interpretazione del romanzo di William Blatty, la serie segue
due uomini molto diversi tra loro che si occupano di una famiglia
colpita da un caso di possessione.
La serie composta da 10 episodi della
Fox si concentra di nuovo sulla possessione e tutto ciò che ruota
attorno alla tema e quello che vorrebbe menzionare l'esoterismo senza
mai riuscirci.
Dopo il successo della prima stagione
di OUTCAST, la Fox ha subito acquistato i diritti dello script sulla
famiglia Rance e tutto quello che nasconde (compreso un colpo di
scena potentissimo che rivela il continuum con il famoso cult).
Abbiamo due preti diversi, uno
scorbutico, violento diciamo appartenente alla vecchia scuola di
esorcisti (tipo padre Amort) e dall'altra parte la spiritualità, la
timidezzza di un prete che deve imparare a diventare un leone se non
vuole essere divorato dagli stessi demoni che cerca di combattere.
Una famiglia con due figlie, una casa
nemmeno tanto gigante dove sviluppare e far triangolare l'azione e
per finire nel finale un intrigo che porta ad una setta quasi
ridicola con la sola unica eccezione di questo strano personaggio che
parla con la bambina impossessata e che altri non è che il diavolo.
A parte questo Geena Davis è
invecchiatissima e carica di botox non si può vedere. Gli effetti
speciali sono fatti bene ma così patinati da non dare l'impressione
che possa succedere sul serio e mancano da questo punto di vista le
intuizioni e qualche passetto in avanti che si stacchi dalla
mediocrità.
I personaggi sono caratterizzati con
l'accetta senza grossa personalità e interesse. Manca completamente
l'empatia per qualsiasi personaggio compreso Padre Tomas che
sembrerebbe il protagonista.
L'idea che mi sono fatto è
dell'effetto saturazione per un sotto-genere ormai troppo abusato e
che non sa più a quali santi e demoni aggrapparsi per trovare spunti
credibili e interessanti.
L'idea di attingere dal film di
Friedkin da sola come idea non basta neanche messa nelle mani giuste
e con un cast degno d'attenzione (che comunque è assente). Si
accumulano troppi aspetti alternati con un montaggio che spesso
taglia di brutto alcune parti della struttura narrativa senza
chiuderle o meglio cercando soprattutto negli episodi finali di
aumentare ed esagerare il più possibile vista la noia legata a quasi
sei episodi di family drama nemmeno così avvincente.
L'abuso dei clichè è forse l'elemento
più brutto e che viene giocato e messo in scena senza nessuna
classe, tutto sembra ricalcare tanta brutta roba uscita negli ultimi
anni che tratta il tema delle possessioni e degli esorcismi. Di
questo se ne poteva fare tranquillamente a meno come del resto di
quasi tutte le recenti produzioni.
Nessun commento:
Posta un commento