Titolo: Come back to me
Regia: Paul Leyden
Anno: 2014
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Il film ruota attorno a una giovane
donna che soffre di vuoti di memoria e di blackout dopo un incidente
d'auto. Scopre di essere incinta, ma il marito è sterile, il che la
porta a installare una telecamera di sicurezza in camera da letto.
"Prima ti uccido poi ti soffio in
bocca per farti resuscitare" in due righe è questo il sunto
della storia e del film incasinatissimo di Leyden.
Come back to me è un film molto brutto e pasticciato, con un climax e alcune scelte forzate iniziali che ne sanciscono a priori i limiti e la debolezza.
Come back to me è un film molto brutto e pasticciato, con un climax e alcune scelte forzate iniziali che ne sanciscono a priori i limiti e la debolezza.
Ricorrere a poteri paranormali e veri e
propri vuoti di sceneggiatura che abbracciano il film e insieme la
protagonista, rende il tutto un non-sense che comunque aveva delle
buone premesse ma che non ha saputo renderle appieno.
Credo che sia tra i film più senza
senso visionati di recente, giusto per rimanere aggiornato sugli
horror moderni e come in questo caso low budget, anche se varrebbe
più la pena parlare di thriller.
Oltre tutti gli elementi menzionati
prima c'è pure un confusa logica spazio-temporale, i personaggi sono
tutti molto abbozzati e per finire l'incubo, anzi gli incubi
ricorrenti di tutti noi, sono trattati con una freddezza che in
termini di paragone un film eccellente come BABADOOK diventa una
sorta di antologia sul come misurare e creare una tensione costante e
pervasiva nello spettatore.
Vale la pena comunque salvare la scena
iniziale del massacro che vede testimone il povero scompensato di
turno e la sistematicità dei rituali e stupri notturni a danno della
protagonista.
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