Titolo: Catacomba
Regia: Lorenzo Lepori, Roberto Albanesi
Anno: 2016
Paese: Italia
Giudizio: 3/5
Catacomba unirà 4 episodi diretti da
Lorenzo Lepori e un episodio cornice diretto da Roberto Albanesi. Un
povero malcapitato, interpretato da Simone Chiesa, comincerà a
sfogliare il fumetto mentre intorno a lui si prepara un bagno di
sangue e di follia.
Baionetta Movie Production di Lorenzo
Lepori, in collaborazione con la New Old Story Film di Roberto
Albanesi e Simone Chiesa, omaggia il filone fumettistico
erotico/horror degli anni settanta/ottanta con la nuova antologia
“Catacomba” che si presenterà in se come il primo film che si
ispira e cita esplicitamente quella che è stata una specialità
tutta italiana nell'exploitation: il fumetto per adulti le cui
connotazioni estetiche non hanno eguali all'estero. Importante quindi
la collaborazione estetica dell'omonimo Lorenzo Lepori come
disegnatore.
Anche qui una bella perla del trash
horror italiano.
Con un budget mai così povero e Low
nel senso ampio del termine, devo dire che nonostante tutto non
funzioni dal punto di vista tecnico, amatorialità portata al
parossismo, il film ha un suo perchè.
Certo non lo difendo a spada tratta ma
ho trovato più congeniale un film come questo che non, sempre per
rimanere nel underground horror italico, una merda come In
the market (che aveva di
certo molti più soldi e l'elenco dei film che potrei elencare e
molto vasto).
Un omnibus sado-orrorifico
contraddistinto da 4 storie legate con una cornice dove sicuramente
alcuni spunti e alcune scene possono sembrare quasi inaspettate nel
loro taglio splatter e gore (le due streghe che si cibano delle
budella del malcapitato all'inizio e l'orgia con il Gran Maestro)
mentre altre sono puro divertissement comico e trash a tutti gli
effetti (la chiacchierata in toscano dove il tipo si sfoga sugli
amici della moglie che lo cornifica).
La storia peggiore è quella finale di
Paganini banalmente perchè è l'unica che prova a prendersi sul
serio a differenza delle altre facendo il passo falso.
Pur esibendo senza paura e vergogna i
propri limiti soprattutto tecnici (recitazione improvvisata,
fotografia sovraesposta, vento in camera, audio che va e viene), uno
stile a volte grezzo (movimenti irregolari che non riescono sempre a
seguire i movimenti dei personaggi, zoom bruschi) e tante, tante
ingenuità, alla fine Catacomba fa ridere parecchio, fa schifo in
alcuni momenti, ma di sicuro vince la sfida su tanti film horror
italiani usciti negli ultimi anni (anche con firme alla regia e
budget molto più alti).
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