Titolo: Body Melt
Regia: Philip Brophy
Anno: 1993
Paese: Australia
Giudizio: 4/5
Più vicende che vedono protagonisti
alcuni personaggi legati fra loro da un unico filo conduttore: la
vitamina Vimuville. Si tratta di un prodotto realizzato da un'omonima
industria farmaceutica, mirato alla cura e al mantenimento del
fisico. Una volta entrato in circolo nel nostro corpo, il Vimuville
crea dapprima allucinazioni, per poi culminare con uno spaventoso
effetto a catena che si sviluppa rabbiosamente all'interno
dell'organismo, sciogliendo i corpi di chi ne ha fatto uso.
Tra i film che hanno reso interessante
il sotto filone dell'horror Body bags è sicuramente il Melt Movie
(film dove sono presenti liquefazioni di corpi) e figlio di quel Body
Horror che tutti amiamo.
Un genere bizzarro e weird che sempre
con sangue a profusione ha avuto una sua piccola filmografia dopo i
successi dei primi due film di Jackson evidenti caposaldi del genere
e dopo altre incursioni da parte per esempio degli orientali su
tematiche simili come gli esperimenti sul corpo ad esempio in NAKED
BLOOD dopo essere passati dalla lente di Tsukamoto per i suoi Body
Horror.
Body Melt è un po Troma, soprattutto
la parte dei bifolchi, è un po tante cose che ci raccontavano la
vita e la "quotidianità" degli australiani.
Multinazionale farmaceutica,
trasformazioni, palestrati impasticcati, nella galleria di elementi
con cui Brophy farcisce il suo film per farlo diventare quella
schifezza purulenta che tutti aspettavamo non si è davvero
risparmiato niente cercando però fino all'ultimo di portare avanti
anche la sua critica e la sua politica su quanto queste pasticche e
gli interessi da parte di dottori e squali delle grosse aziende
pensino solo ai profitti senza avere nessun tipo di riguardo nei
confronti dei pazienti (la scena della donna incinta con il
feto/poltiglia che attacca il marito è incredibile).
Le scene cult sono davvero troppe è
inutile provare ad elencarle tutte.
Un cult con una messa in scena che ha
dell'incredibile a partire dalla fotografia e dai colori sgargianti
senza mai arrestare il ritmo del film ma anzi passando da uno
scenario all'altro in cui le situazioni tragicomiche, quelle poche
che ci sono, si susseguono senza sosta .
Un horror trash favoloso che a distanza
di anni non perde nessun colpo, anzi e in cui le fantasiose scene
splatter sono montate in maniera rapida e convulsa, con vorticosi ed
improvvisi movimenti di macchina per sottolineare gli effetti letali
della vitamina come succedeva in Baby
Blood prodotto anch'esso
anarchico e splatter uscito in Francia tre anni prima.
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